Piffer #dimmitutto: filo diretto su whatsapp dal Consiglio comunale di Monza

11 ottobre 2016 | 00:18
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Piffer #dimmitutto: filo diretto su whatsapp dal Consiglio comunale di Monza

Il “numero zero” ha avuto i suoi riscontri: diversi i monzesi che hanno approfittato della linea direttta per dire la loro opinione.

Quando la diretta streaming non basta. Questa potrebbe essere la premessa alla nuova “iniziativa” messa in campo da Paolo Piffer, capogruppo di PrimaVera Monza in consiglio comunale. Un numero whatsapp interamente dedicato a coloro che vogliono far sentire la propria voce. Segnalazioni, critiche, osservazioni: tutto a portata di sms, anche vocale.

#dimmitutto, così è stato ribattezzato, ha aperto i battenti ieri, 10 ottobre: «Mi sono accorto di dovermi e volermi avvicinare ai monzesi ancora di più, così ho avuto un’idea .Ho attivato un nuovo numero di telefono ad hoc (3711923710). Su questo numero, solo attraverso whatsApp, potete inviarmi tutte le segnalazioni che volete, ma cosa ancora più interessante e credo divertente , mandarmi dei messaggi vocali che potrò condividere con voi durante le dirette del dopo consiglio. Critiche, osservazioni…senza nessuna censura, ma mi raccomando non esagerate. Non mi interessa chi siete o cosa votate, mi interessa cosa avete da dire».

Il “numero zero” ha avuto i suoi riscontri: diversi i monzesi che hanno approfittato della linea direttta per dire la loro opinione. Chi si è lamentato della questione profughi in via Asiago, chi ha mostrato il suo disappunto verso alcuni servizi comunali: i messaggi, e le note vocali, sono state rese pubbliche sulla pagina Facebook di Piffer.

gerosa alessandro selMa cosa ne pensa la maggioranza? «Ciascuno attiva i propri canali di partecipazione, e ogni tentativo di allargarla è positivo. Il rischio però in questo caso è di accentrare e personalizzare tutto su di sé. La diretta streaming non è partecipazione, è un monologo video in cui gli spettatori possono interloquire in misura diseguale, dunque è un comizio/show. I messaggi whatsapp sono ancora uno strumento completamente personalistico, in cui il ricevente ha il potere di scegliere, filtrare, interpretare. Il Consigliere singolo è il fulcro di tutto, c’è solo un io e mai un noi. Ed in politica questo è un errore terribile. Mi sento di dargli un consiglio: Piffer un tempo citava sempre “i suoi ragazzi”. Cerchi di trovarne di nuovi dopo l’abbandono dei vecchi, prima che a furia di questa partecipazione…muoia (politicamente) di solitudine» ha commentato Alessandro Gerosa, capogruppo di Sel.