Recupero Sopralevate, il comitato per il Parco apre la “bagarre”

Gli ambientalisti chiedono che il Comune faccia rispettare gli accordi contenuti nella convenzione con Sias.
Gli ambientalisti tornano alla carica per la questione delle Sopraelevate. Dopo le polemiche legate al maxi concerto di Ligabue, il comitato per il Parco ha deciso di aprire un nuovo fronte con l’amministrazione comunale sulla mancata ristrutturazione “Catino dell’alta velocità”, così come previsto nella convenzione stipulata fra Comune e Sias, la società concessionaria dell’Autodromo, nel 2008. Secondo gli ambientalisti, il mancato rispetto dell’accordo metterebbe la giunta municipale di Roberto Scanagatti nella condizione di pretendere un’idennizzo da capogiro (oltre un milione di euro) o comunque di rimettere in discussione il contratto di affitto sopratutto per ciò che concerne la restituzione di alcune aree come Gerascia e Roccolo ritenute strategiche.
“Sias ha utilizzato circa 700 mila euro accantonati per l’intervento di riqualificazione delle Sopraelevate per coprire i buchi di bilancio – hanno spiegato gli esponenti del comitato -. Crediamo che l’amministrazione abbia tutto il diritto di farsi pagare l’indennizzo di mille euro al giorno per ogni giorno di ritardo previsto dalla convenzione”. O comunque, di sedersi a breve termine al tavolo delle trattative con Sias per rivedere i termini della convenzione. “Le aree Gerascia e Roccolo dovrebbero essere tolte dalla convenzione – ha aggiunto Bianca Montrasio, portavoce del comitato -. Il compito dell’amministrazione dovrebbe essere quella di restituirle interamente al Parco”.
In attesa di sviluppi, il comitato ha effettuato l’integrazione della denuncia per danneggiamenti presentata lo scorso settembre. Sotto accusa il concerto del God of Metal, ma anche il mega spettacolo di Ligabue e in genere tutti i maxi eventi, giudicati incompatibili e dannosi per il Parco. “Oltre ai danni al prato – ha concluso il legale del comitato, Roberto D’Achille -, abbiamo documentato tre ingressi aperti abusivamente per far passare le attrezzature. Non è pensabile che siano stati aperti in un giorno o due giorni prima del concerto, ma ben prima. Tuttavia, nessuno ha mai controllato e adesso è stata solo comminata una sezione di mille euro circa a fronte degli incassi milionari del concerto”