Al posto del cuore una macchina: in quattro salvati dall’équipe del San Gerardo

18 novembre 2016 | 17:05
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Al posto del cuore una macchina: in quattro salvati dall’équipe del San Gerardo

L’impianto che grazie ad un sistema di pompe meccaniche di ultima generazione tiene in vita pazienti in pessime condizioni cardiache.

Non ci sono più dubbi, il sistema di assistenza ventricolare sinistra LVAD funziona. Sono passati cinque anni da quando il primo paziente, sottoposto a questa delicatissima operazione in seguito infarto cardiaco massivo, che aveva danneggiato in modo irreversibile gran parte del suo cuore, ha ricevuto l’impianto di una pompa meccanica che gli ha permesso di restare in vita.

Proprio per questo l’équipe cardiochirurgica del San Gerardo di Monza, diretta dal prof. Giovanni Paolini in collaborazione con il dott. Francesco Formica– coordinatore del programma assistenze ventricolari (VAD coordinator)- ha deciso di incontrare la stampa per festeggiare questo importantissimo traguardo nel campo della cardiochirurgia meccanica.

In seguito alla prima operazione con impianto LVAD datata novembre 2011, al San Gerardo si sono succeduti altri tre interventi, che hanno permesso a pazienti in pessime condizioni di ristabilirsi e reintrodursi gradualmente nella loro quotidianità. L’ultimo in ordine di tempo, Giuseppe Canzi, è stato operato lo scorso marzo e ad oggi gode di buona salute. Sebbene non nasconda che la sua vita sia radicalmente cambiata dopo l’intervento, ci tiene a sottolineare che se non fosse stato per il sistema di assistenza ventricolare sinistra, oggi di certo non potrebbe celebrare questo traguardo insieme all’equipe del San Gerardo. Giusto ricordare che chi necessita di un’operazione come questa rischia grosso, si tratta infatti di pazienti in condizioni pre-terminali, per cui l’urgenza è massima. È corretto dire quindi che l’impianto LVAD salva la vita ed è proprio per questa ragione che il Dott. Paolini si augura che questo tipo di interventi possano diventare routine, anche perché il numero di pazienti che necessitano di un’operazione di questo tipo sembra aumentare a vista d’occhio. “ Il trapianto cardiaco – precisa Paolini –  risulta sempre più difficile per questa tipologia di pazienti a causa della mancanza di donatori. Per questo crediamo fortemente nell’efficacia del sistema LVAD, che deve essere supportato da finanziamenti adeguati  anche da parte della Regione.

Il Dott. Formica invece illustra ai presenti le funzionalità specifiche dell’impianto. Dalle sue parole capiamo come le pompe meccaniche di ultima generazione siano dei sistemi molto sofisticati, ma al tempo stesso semplici nell’utilizzo sia da parte dei medici che dei pazienti. Questi sistemi sono costituiti da una scatola metallica cilindrica con un diametro di circa 7 cm ed uno spessore di circa 2-3 cm, dove all’interno si trova un rotore che, azionato da un campo magnetico, genera l’energia necessaria per consentire la circolazione del sangue al pari di un individuo sano. Il funzionamento di questa pompa viene denominato “pompa centrifuga”. Esistono poi anche pompe meccaniche con meccanismo di funzionamento a “turbina”. In questo caso la pompa è collocata all’interno del torace ed è introdotta in parte all’interno del ventricolo sinistro attraverso l’apice. La pompa aspira il sangue dal cuore danneggiato e lo spinge nell’aorta attraverso una cannula flessibile ed è connessa attraverso un cavo sottilissimo (che passa per la cute dell’addome) a delle batterie di lunga durata che il paziente porta con sé in un marsupio o in uno zainetto.

Un cuore, o per meglio dire un ventricolo portatile, che consente a chi è affetto da gravi patologie cardiache di restare aggrappato alla vita. Un traguardo che rappresenta l’ennesima conquista dell’Ospedale San Gerardo, considerato ormai come  punto di riferimento per quel che riguarda la sanità nazionale. Matteo Stocco, direttore generale ASST Monza, chiude citando un celebre aforisma di Aristotele che bene inquadra la filosofia della sua azienda: “L’eccellenza non è un’azione straordinaria, ma è abitudine”.