Biglietti rivenduti online. Codacons, il comune di Monza annulli i concerti

Biglietti dei concerti per bagarini on line, Codacons presenta esposto e diffida Comune Monza per concerto Bieber.
C’è anche la Procura di Monza tra i destinatari di un esposto di Codacons, a seguito di una verifica sul “bagarinaggio online” dei biglietti dei più importanti concerti pop e rock in Italia che, secondo l’ente, hanno raggiunto prezzi astronomici, dando vita ad una corsa al rialzo delle tariffe che rappresenta, oltre ad un danno per gli utenti, una truffa alla collettività.
Secondo quanto affermato da Codacons, dopo un’attenta verifica effettuata sui prezzi dei biglietti dei principali eventi musicali della prossima stagione, venduti sui siti di “secondary ticketing”, la vendita al rialzo avrebbe raggiunto cifre indicibili.
“Per il concerto di Justin Bieber a Monza del prossimo 18 giugno, un singolo biglietto arriva a costare 2.634 euro – denuncia il Codacons – A Milano invece per vedere i Green Day al Mediolanum Forum (14 gennaio) si arriva a spendere fino a 877 euro; per Bruno Mars (15 giugno, Mediolanum Forum, Milano) 805 euro; poco meno per i Depeche Mode (il 27 giugno a San Siro) 613 euro”. L’Ente ha quindi deciso di presentare un esposto alle Procure della Repubblica di Monza e di Milano e alla Polizia Postale, “chiedendo il sequestro e l’oscuramente dei siti web che speculano sui biglietti di concerti e spettacoli, alterando il mercato e dopando le tariffe”.
Codacons prosegue anche annunciando di ivitare il Comune di Monza e quello di Milano ad annullare i concerti sul proprio territorio per i quali si sono verificate speculazioni, anche per non incorrere nel concorso nei reati. Ciò, ovviamente, in attesa dell’entrata in vigore delle nuove disposizioni normative contro il bagarinaggio online e allo scopo di tutelare gli utenti”. In Procura a Monza l’è sposto non sarebbe ancora stato preso in visione, ed è quindi presto per capire se vi sarà o meno un seguito investigativo con l’iscrizione nel registro degli indagati di chicchessia. L’attenzione al problema però resta alta, anche alla luce di un’inchiesta avviata a Milano qualche mese fa, proprio sulla medesima materia. Esisterebbero infatti software che, appositamente utilizzati, consentirebbero a società create ad hoc di intercettare i biglietti di eventi ed acquistarli in massa, per poi rivenderli ad un prezzo maggiorato tra il 100 e il 400%.
Intanto tutti i fans e gli appassionati di musica che hanno acquistato biglietti per concerti a prezzi maggiorati a causa del bagarinaggio online, possono aderire all’azione risarcitoria lanciata sul sito www.codacons.it