Debiti milionari Fondazione del Bambino: CGIL chiede soluzione politica

4 novembre 2016 | 12:43
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Debiti milionari Fondazione del Bambino: CGIL chiede soluzione politica

Gli esponenti della Cgil Monza e Brianza hanno presentato alla stampala posizione del sindacato nei confronti delle criticità di gestione all’interno della sperimentazione.

Continua il braccio do ferro tra S. Gerardo e  CGIL sulla questione fondazione MBBM, che dal 2008 gestisce alcuni reparti all’interno della struttura sanitaria monzese. Ieri, 3 novembre, presso la sede CGIL di Monza e Brianza, gli esponenti del sindacato hanno espresso la loro posizione  nei confronti della sperimentazione,  presentando le valutazioni sul perdurare di illegittimità nel rapporto tra Ospedale e Fondazione e le ipotesi possibili di soluzione della vicenda proposte dall’Organizzazione Sindacale. Ciò che  si augurano dalle parti di via Premuda é un intervento politico in tempi brevi da parte diRegione Lombardia, per chiarire definitivamente i rapporti e le incertezze all’interno della Fondazione.

Mb CGIL S. Gerardo

Un’avventura, quella di “Mamma e Bambino”,  che, iniziata nel 2007, oggi è arrivata ad un punto di non ritorno. La notizia che ha fatto più clamore in queste ultime settimane è il buco di 10-16 milioni di euro che secondo alcune indiscrezioni figurerebbe nei bilanci di fondazione. Tuttavia i portavoce del sindacato hanno preferito non concentrarsi sull’aspetto puramente economico della vicenda. Lorella Brusa, responsabile delle politiche sociali della Cgil Monza e Brianza,  parla di  pericolose ingerenze da parte dei privati all’interno della sanità pubblica, portando alla luce le criticità espresse anche dal recente verdetto della consulta giuridica della CGIL. Nel modello previsto dal decreto legislativo 502 venivano calibrati i rapporti tra pubblico e privato- spiega Brusa-Tali rapporti prevedevano un  bilanciamento tra pubblico e privato assai diverso rispetto a ciò che é possibile constatare oggi. Le convenzioni però non sono state rinnovate e perciò dal 2015 in avanti siamo orfani di un regolamento che chiarisca le dinamiche all’interno della fondazione. Secondo noi i vantaggi che i privati possono trarre dalla sperimentazione sono maggiori rispetto a quelli preventivati e tolgono benefici alla parte pubblica”.

Walter Palvarini -segretario generale del Sindacato Funzione Pubblica CGIL di MB  si concentra invece sui veri protagonisti della vicenda:  i dipendenti che ad oggi Mb Cgil S. Gerardo 4lavorano in fondazione. Si tratta di 400 persone, che per il 40% sono assunti da Ospedale S. Gerardo, mentre per il restante  60 % vengono assunti direttamente da fondazione o sono liberi professionisti. Palvarini parla di ipotesi di reinternalizzazione. Ovvero di un mutamento nella gestione della forza lavoro da parte della fondazione, che consiste in pratica nel riassorbimento da parte  del S. Gerardo di una larga fetta di quelli che erano gli spazi e i dipendenti concessi alla fondazione. “In caso di reinternalizzazione– chiarisce infine Palvarini- bisognerà trovare un accordo tra le parti che non penalizzi i lavoratori assunti da MBBM”. 

Maurizio Laini, segretario generale Cgil Monza e Brianza, ci tiene comunque a chiarire che gli obiettivi primari della fondazione possono e devono proseguire appoggiati anche dai finanziamenti pubblici. Non viene messa in discussione infatti la qualità del servizio erogato dalla fondazione,  ma piuttosto se questa qualità sia sostenibile  dal servizio sanitario nazionale  e dalla fondazione stessa alle condizioni messe in campo all’inizio del progetto. “I problemi- spiega Laini- nascono nel momento in cui la regione decide di chiudere il rubinetto delle attività non tariffabili previste invece nelle previsioni di bilancio iniziali. Ora sul tavolo ballano 10-16 milioni di euro,  e né da parte dell’Asst,  ne da parte della provincia sono state fatte verifiche a riguardo. Ciò che noi vorremmo scongiurare é un intervento da parte della guardia di finanza. Per questo invochiamo una presa di posizione politica da parte della Regione Lombardia”.