In legge di bilancio risultati positivi per le pmi. Confartigianato: soddisfatti, ma resta ancora tanto da fare

21 novembre 2016 | 11:17
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In legge di bilancio risultati positivi per le pmi. Confartigianato: soddisfatti, ma resta ancora tanto da fare

Confartigianato ha visto i frutti delle battaglie di questi mesi in difesa di artigiani e piccoli imprenditori.

La legge di bilancio e il collegato fiscale sono approdati in Parlamento. E già nei primi giorni di esame della manovra da parte della Camera, Confartigianato ha visto i frutti delle battaglie di questi mesi in difesa di artigiani e piccoli imprenditori.

Il primo sul fronte dell’apprendistato: un emendamento alla legge di Bilancio approvato dalla Commissione Lavoro della Camera offre, infatti, un aiuto concreto alle imprese prevedendo l’esenzione contributiva, per 3 anni, per gli apprendisti che verranno assunti dal 1° gennaio 2017 nelle aziende fino a 9 dipendenti.

«La nostra associazione si è sempre battuta per ridurre la distanza che separa scuola e mondo del lavoro, per offrire alle nuove generazioni concrete occasioni di conoscenza della realtà imprenditoriale artigiana – ha commentato Giovanni Barzaghi, Presidente di APA Confartigianato Milano Monza Brianza –È giusto investire su questo tipo di contratto che coniuga il sapere e il saper fare; in questo modo si fa concretamente l’interesse delle piccole imprese e dei giovani».

Ed è stata ancora la Commissione Lavoro della Camera ad approvare un’altra misura sollecitata da Confartigianato. Si tratta dell’estensione agli imprenditori artigiani dell’Ape social, ovvero la possibilità di anticipare il pensionamento per chi svolge lavori usuranti. La Confederazione aveva protestato contro la discriminazione che riservava l’Ape social ai soli lavoratori dipendenti e aveva additato come incostituzionale l’esclusione da questo beneficio dei titolari d’impresa, che hanno gli stessi requisiti e svolgono le stesse attività faticose.

«Con l’estensione anche agli autotrasportatori artigiani dell’anticipo pensionistico è stata sanata un’evidente discriminazione che non trovava giustificazione alcuna» ha commentato con soddisfazione Claudio Riva, Presidente della Categoria Trasporto di APA Confartigianato.

Altro positivo risultato riguarda il problema del trattamento contributivo da applicare alle trasferte dei dipendenti. Le imprese che correttamente attuavano le direttive del Ministero del Lavoro e dell’Inps, infatti, se le vedevano contestare dagli organi ispettivi a causa di sentenze contraddittorie della Cassazione. Ora nel decreto legge fiscale collegato alla manovra economica approvato dalle Commissioni Bilancio e Finanze della Camera, è stata inserita una norma che chiarisce che le imprese si devono attenere a quanto stabilito dal Ministero e dall’Inps. Vengono inoltre sanate le situazioni pregresse chiudendo la strada a pesanti richieste economiche da parte degli organi ispettivi.

Risultati salutati positivamente dai vertici dell’Associazione che, tuttavia, non può ancora considerarsi soddisfatta.

Infatti, come dichiarato dal Segretario Generale di APA Confartigianato Paolo Ferrario: «All’appello mancano ancora capitoli importanti, soprattutto sul fronte fiscale. Continueremo con la nostra attività di pressing costante sul Parlamento sia per evitare brutte sorprese, sia per sollecitare la modifica e l’integrazione di ulteriori misure necessarie alle piccole imprese».

Tra le diverse priorità indicate da Confartigianato per ottenere un fisco più leggero, semplice ed equo: la modifica del nuovo spesometro previsto dal collegato fiscale che aumenta il carico di burocrazia per le aziende e la richiesta della totale deducibilità dell’Imu dal reddito d’impresa e dall’Irap sui beni strumentali; una battaglia storica della Confederazione per affermare il principio che gli strumenti di lavoro degli imprenditori non possono essere tassati alla stregua di beni di lusso.