Marzari e Gerasimenko, alleanza tra le due presidentesse Vip

Alessandra Marzari e Irina Gerasimenko, presidentesse rispettivamente del Consorzio Vero Volley e della Pallacanestro Cantù, hanno firmato un accordo di partnership.
Alessandra Marzari e Irina Gerasimenko, presidentesse rispettivamente del Consorzio Vero Volley e della Pallacanestro Cantù, hanno firmato un accordo di partnership tra le due prestigiose realtà sportive brianzole a margine dell’evento “Sport Territorio Impresa” organizzato ieri sera, 3 novembre, al palazzetto dello sport di Monza.
La partnership, oltre a offrire ai tifosi dei vantaggi nell’acquisto dei biglietti delle gare per il Gi Group Team Monza (Superlega di pallavolo maschile), per il Saugella Team Monza (Serie A1 di pallavolo femminile) e per la Red October Cantù (Serie A di pallacanestro maschile), si estenderà anche ad aspetti di comunicazione e marketing.
L’accordo di collaborazione tra le principali società brianzole di basket e volley è maturato in poco tempo grazie all’intesa raggiunta tra due donne che in quanto a capacità manageriali hanno poco da invidiare ai rispettivi potenti mariti. Alessandra Marzari, medico chirurgo al Pronto soccorso dell’Ospedale Niguarda di Milano, è la moglie di Aldo Fumagalli, presidente del Gruppo Candy (leader europeo negli elettrodomestici), tra l’altro ex pallavolista ma a bassi livelli. Irina Gerasimenko, laureata in ingegneria, è invece la moglie di Dmitrij Gerasimenko, proprietario del centro siderurgico Krasnyj Oktjabr (in italiano Ottobre Rosso) di Volgograd, l’ex Stalingrado, che è la seconda acciaieria del grande Paese eurasiatico; anche il magnate russo di origini ucraine è un ex sportivo a livello agonistico, ma è stato cestista di seconda serie ucraina e pure di prima serie russa, sebbene nella squadra di sua proprietà faccia poco testo… E sì, perché Dmitrij Gerasimenko ha fondato e portato ai massimi livelli la Krasnyj Oktjabr di Volgograd, prendendosi lo sfizio di tesserarsi e giocare.
Se Alessandra Marzari ha ripreso a coltivare col Vero Volley una passione per la pallavolo che l’aveva vista giocare da ragazza anche per la società di Serie D di proprietà della famiglia del futuro marito, la Gingi AIR (dove Gingi era il diminutivo di Virginia Fumagalli, cugina di Aldo, e AIR stava per Associazione Italiana della Rosa, il sodalizio fondato e presieduto fino alla morte dallo zio di Aldo, cioè da quel Niso inventore della prima lavabiancheria tutta italiana), Irina Gerasimenko ha voluto, assumendo lo scorso settembre la carica di presidentessa della società canturina, dare una mano al marito, che oltre ai suoi affari con l’acciaio e col gas era presidente di due club cestistici, quello di Volgograd e, appunto, quello brianzolo, anche se questo solo da pochi mesi.
Irina, già ribattezzata dai tifosi biancoblù Zarina, è il decimo presidente della storia della Regina d’Europa del basket, così soprannominata grazie ai 3 scudetti, 2 Supercoppe Italiane, 2 Coppe dei Campioni, 4 Coppe delle Coppe, 4 Coppe Korać e 2 Coppe Intercontinentali vinte in 80 anni di vita. Tra l’altro è diventata anche amministratrice unica della Pallacanestro Cantù, dal momento che le quote societarie di Tutti insieme Cantù, in pratica dei tifosi, sono scese dal 10% all’1%: tutto il resto è ora di proprietà di Sport Expo, società di Lugano del marito Dmitrij che controlla anche le attività legate alla costruzione del nuovo palasport. Infatti il vetusto Pianella di Cucciago sarà rimpiazzato da un nuovo palazzetto da 5.500 posti da realizzarsi entro la metà del 2017 con annessi ristoranti, negozi, aree benessere e museo del basket.
Insomma, se ai mariti toccano gli affari “grossi”, quelli che muovono decine se non centinaia di milioni di euro, alle mogli spetta il compito di portare ai vertici nazionali lo sport prediletto, magari rifacendo, o almeno abbellendo, i palasport che li ospitano. Maschio o femmina per il tifoso non fa differenza: l’importante è vedere la propria squadra salire, salire e salire, sempre più in alto, in campionato e nelle coppe. Certo è che se Marzari ha dietro di sé un nitido percorso di crescita, da segretaria della Pro Victoria Pallavolo a presidente di tutto il Consorzio Vero Volley, a Cantù non tutti sono ancora convinti della bontà del progetto di rilancio del basket biancoblù da parte dei coniugi Gerasimenko, piombati da Lugano un anno fa dopo che il figlio adolescente era stato tesserato per le giovanili dell’allora Acqua Vitasnella.
Inquieta il fatto che il magnate russo sia stato condannato dalle Camere Penali di Mosca (era stato pure arrestato nell’ottobre 2015) a un risarcimento di 65 milioni di dollari per appropriazione indebita del credito della società Volgograd Red October Steel Works. Irina, da brava moglie, coi mass media difende il marito e parla di errore giudiziario. Parafrasando il titolo di un film, si è aperta la “Caccia a Ottobre Rosso”? Di certo si è aperta in campionato, visto che in 5 incontri la Red October ne ha già persi 3.
Se invece le cose per i coniugi Gerasimenko dovessero mettersi a posto allora, passateci la battuta, a gongolare tra un anno potrebbe essere il sindaco di Monza, il “compagno” Roberto Scanagatti: vuoi mettere che soddisfazione sarebbe per lui nel centesimo anniversario della Rivoluzione bolscevica d’ottobre aver passato indenne l’esame elettorale e vedere le squadre di pallavolo della sua città iniziare il prossimo campionato anch’esse sponsorizzate Red October, Ottobre Rosso?