“Metti in busta la LILT!”, la lotta ai tumori passa dalle Piccole e Medie Industrie (API)

17 novembre 2016 | 09:59
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“Metti in busta la LILT!”, la lotta ai tumori passa dalle Piccole e Medie Industrie (API)

Il ricavato delle donazioni dell’iniziativa, che coinvolgerà le aziende che operano nella provincia di Milano e Monza e Brianza, sarà devoluto al progetto “Reperibilità telefonica pediatrica 24h”.

Dalla partnership nata tra A.P.I. (Associazione Piccole e Medie Industrie) e LILT(Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori – Sezione Provinciale di Milano e Monza e Brianza) prende il via la campagna “Metti in busta la LILT!”. Il ricavato delle donazioni dell’iniziativa, che coinvolgerà le aziende che operano nella provincia di Milano e Monza e Brianza, sarà devoluto al progetto “Reperibilità telefonica pediatrica 24h”.

A ogni piccolo e medio imprenditore associato, in questi giorni, verrà, infatti, inviata una comunicazione nella quale lo si invita a inserire nella busta paga dei propri dipendenti una lettera, per sensibilizzare tutti i collaboratori a contribuire, aderendo su base volontaria e una tantum, alla donazione. Sarà poi possibile per l’imprenditore contribuire all’impegno alla lotta ai tumori integrando l’importo raccolto dai dipendenti. 

La raccolta sarà chiusa inderogabilmente il 10 dicembre, per consentire l’addebito dell’importo devoluto nel cedolino del mese di novembre o dicembre. La comunicazione sarà inviata alle 3 mila imprese associate ad A.P.I. che occupano circa 70 mila lavoratori. Ben il 24% delle associate ha sede nel territorio di Monza e Brianza.

«Il tessuto imprenditoriale – spiega Paolo Galassi, presidente di A.P.I. – da sempre sa mettersi in gioco e contribuire concretamente allo sviluppo della comunità nella quale opera. Tra i nostri associati ci sono imprenditori che sostengono tantissime iniziative, orfanotrofi e dormitori, donano mezzi di trasporto e defibrillatori alla città, sostengono lo sport giovanile, offrono prodotti alimentari. Nonostante la crisi e le piccole dimensioni dell’azienda. Con questa proposta si è voluto indirizzare l’impegno alla prevenzione dei rischi alla salute e al sostegno della reperibilità telefonica pediatricavisto che sul territorio la LILT opera con lo scopo di affrontare i problemi di carattere oncologico nella loro globalità attraverso molteplici servizi. Dato il grande numero di imprese associate e di dipendenti occupati – conclude Galassi – basta un contributo minimo per ottenere un risultato importante».

«La mission della nostra associazione consiste da sempre nel divulgare la cultura della prevenzione e della diagnosi precoce in modo capillare sul territorio. Sono sempre di più le aziende che ogni anno decidono di sostenere le nostre attività ed è grazie anche al loro contributo che associazioni come la nostra possono continuare a garantire servizi necessari alla cittadinanza – dichiara Marco Alloisio, presidente LILT, sezione di Milano e Monza e Brianza e coordinatore Unione Regionale Lombardia –. Uno dei nostri servizi più impegnativi oggi è sicuramente quello dedicato ai bambini e agli adolescenti dove la richiesta di assistenza si fa sempre più crescente. Proprio per questo, è stato realizzato il progetto Reperibilità Telefonica 24 ore su 24, per garantire alle famiglie dei giovani pazienti ricoverati presso la Struttura complessa di Pediatria dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano la possibilità di ricevere supporto telefonico continuo, per poter affrontare i possibili disagi relativi alle cure nel periodo successivo al ricovero. Un ringraziamento particolare ad A.P.I. e a tutte le aziende che si schierano al nostro fianco, decidendo anche di coinvolgere i loro dipendenti in questa “rete della solidarietà”, grazie alla quale possiamo migliorare costantemente i servizi offerti e la qualità di vita delle persone che ne usufruiscono».