Area ex Macello, via libera al polo scolastico, ma senza i 20 mln statali

Nonostante i 20milioni di euro di finanziamenti statali oggi non pervenuti, il comune manda avanti l’iter. Martinetti, “L’ex Macello, una ferita aperta nel cuore della città”.
Al via il progetto del nuovo polo scolastico nell’area dell’ex Macello. Nonostante i 20milioni di euro di finanziamenti statali tanto attesi, ad oggi ancora non pervenuti, il comune di Monza manda avanti l’iter per la costruzione della scuola elementare Citterio.
A giugno il primo cittadino lo aveva dichiarato «Il progetto scolastico si farà anche se non dovessero arrivare i fondi del Ministero». A conferma la delibera di giunta del 10 novembre scorso che conferma la volontà di mandare avanti il progetto con o senza i fondi del Miur.
La fase preliminare è dunque ai blocchi di partenza: ora non resta che compiere tutte le procedure necessarie all’avvio dell’iter. La completa mancanza di interventi di manutenzione ha portato ad uno stato di degrado l’area dell’ex Macello (inutilizzato dalla metà degli anni ’80), ma nonostante ciò il comune sostiene le sue potenzialità per divenire luogo di eccellenza cittadina. La nuova scuola Citterio farà parte parte del polo scolastico insieme alla secondaria di primo grado Bellani, e il primo biennio del Porta. Il complesso sarà costituito dal recupero di alcuni corpi di fabbrica adibiti a servizi quali mensa, cucina, depositi, ostello, laboratori, e piccole attività commerciali e connesse alle attività svolte all’interno del polo e della edificazione di nuovi corpi di fabbrica dedicati principalmente alle aule, all’auditorium, e allo sport. Il polo scolastico, così strutturato, permette di fornire un carattere innovativo alla didattica.
L’ambizioso progetto è stato di recente oggetto di dibattito anche tra i membri del consiglio comunale. Sulla questione è intervenuta Anna Martinetti, capogruppo di Una Monza per Tutti, che ha definito l’ex Macello: “una ferita aperta nel cuore della città”. “Oggi si sta svolgendo l’ultimo atto in ordine di tempo di una vicenda che probabilmente non finirà con questa legislatura – ha commentato – e che quindi verrà lasciata, come per quella precedente, in eredità al prossimo sindaco con il rischio, ma non auguriamocelo che, come già accaduto, si disfa tutto per qualcosa di più bello”.