Buon compleanno C.A.I. San Fruttuoso! Monza soffia su 70 candeline

Il C.A.I. di San Fruttuoso, a Monza, spegne 70 candeline. Un anniversario importante per il Club Alpino Italiano di via Risorgimento, nato il 23 Luglio 1946.
Il C.A.I. di San Fruttuoso, a Monza, spegne 70 candeline. Un anniversario importante per il Club Alpino Italiano di via Risorgimento, nato il 23 Luglio 1946. Era appena finita la guerra quando un gruppo di giovanotti di allora decise di fondare a San Fruttuoso, storico quartiere di Monza, una sottosezione del CAI con l’intento di costituire un punto di ritrovo per gli abitanti della zona nonché trovare il modo di “poter evadere un po’ ” in un periodo di grandi ristrettezze.
«Si tratta di un importante traguardo. – ha spiegato il presidente – I nostri fondatori sono giovani, con tanta passione per la montagna e poche risorse. Si va in Grigna e sul Resegone, le montagne di casa. Disgrazia, Badile e Bernina le cime più ambite. Si aspettano le ferie di agosto per andare più lontano. C’è da dire che l’abbigliamento e l’attrezzatura sono materiali di recupero e riciclati dal servizio militare. I ramponi vengono legati con cinghie per tapparelle! Altri tempi mi viene da dire!».
Negli anni 60, per nove anni consecutivi, si sono organizzati anche dei campeggi. Un modo di avvicinarsi alla montagna molto spartano ma capace di regalare emozioni e allegria. «Negli anni 70 è di moda lo sci. E il CAI San Fruttuoso inizia ad organizzare le gite, e come naturale conseguenza, i primi corsi di sci. La partecipazione è alta. Le mete sono quelle più famose; Madesimo, Courmayeur, ST Moritz» prosegue.
E oggi? «Oggi organizziamo la ginnastica presciistica. La partecipazione è ottima. Corsi di sci per adulti abbinati a uscite con le ciaspole. Organizziamo corsi di sci per bambini delle scuole elementari. La località è Pian di Bobbio per 4 sabati. È, lo confesso, un impegno non da poco. Si portano sulla neve più di 90 bambini. Si devono gestire autobus, maestri di sci, prenotazioni skipass, genitori, seguire i bambini sulle piste. Ma, da grande soddisfazione vedere all’ultimo giorno di corso i bimbi felici per esperienza fatta».
Ma non solo: via libera anche a week end sulla neve, ciaspolate, cene in baita ed in estate, escursioni in montagna, week end nei rifugi, biciclettate facili aperte a tutti, e, anche se è un po’ fuori degli schemi CAI, visite ai mercatini di Natale e visite culturali alle città europee. «Ritengo importante sottolineare che tutte queste attività sono fatte nel puro spirito di volontariato e di servizio alle famiglie e alla comunità. Posso dire che il CAI San Fruttuoso, a 70 anni di età, è in buona salute. C’è nella nostra associazione anche un discreto numero di giovani. E questo fa ben sperare. È il futuro. E a questi giovani il mio più sincero augurio di trovare nel CAI lo spazio per vivere la montagna con passione e gioia».
Per festeggiare il suo 70° compleanno il C.A.I. San Fruttuoso ha organizzato tre eventi: una mostra fotografica dal titolo “Guardiamo sempre in alto”, una serata con l’alpinista Hervè Barmasse, e una di canti con il gruppo folkloristico della Valfurva “Li Ósc’”, a sostegno del comitato Maria Letizia Verga.
Per informazioni: www.caisanfru.it