Il lato oscuro della Stazione: in arrivo misure di sicurezza

Spranghe, coltelli e risse alla stazione ferroviaria di Monza. Solo qualche settimana fa è andato in onda l’ultimo di una lunga serie di atti violenti.
Spranghe, coltelli e risse alla stazione ferroviaria di Monza. Solo qualche settimana fa, pochi minuti dopo le 19, 30, è andato in onda l’ultimo di una lunga serie di atti violenti che da circa un anno a queste parte stanno accadendo nello scalo ferroviario di via Caduti del Lavoro.
Un marocchino di 24 anni armato di una spranga di ferro ha aggredito passanti e pendolari. Spintoni, urla, panico e poi l’intervento dei vigili urbani seguito da quello della polizia, una pattuglia di agenti protetta da casco e giubbotto antiproiettile che è riuscita a bloccare l’aggressore. Un gesto indiscriminato preceduto da altri episodi preoccupanti. Dal 20 ottobre a oggi si sono verificati sette eventi di violenza crescente: due furti di bici, tre arresti per spaccio di droga, una rissa fra extra comunitari e una violenta lite fra un magrebino e un italiano costata a quest’ultimo una coltellata al collo.
«La situazione diventa critica soprattutto al tramonto – spiega Simone Villa, capogruppo in consiglio comunale della Lega Nord – Sia in piazza Castello che nel sottopasso. E’ necessario aumentare i controlli e impiegare altre risorse, ad esempio i city angels». Cittadini e commercianti sono ormai esasperati.
Sulla questione si è espresso anche l’assessore alla Sicurezza, Paolo Confalonieri: «Insieme alla Prefettura di Monza e Brianza si stanno pensando e organizzando una serie di interventi coordinati. La mattina c’è sempre una pattuglia presente. Si stanno valutanto soluzioni alternative e di rinforzo per risolvere la questione. Proprio in queste settimane il discorso è stato posto al tavolo del prefetto».