Davide Van De Sfroos torna a Monza per il Premio Brianza 2016

Il cantautore di Mezzegra sarà insignito del riconoscimento letterario brianzolo sabato 12 novembre nella Sala del Belvedere della Villa di Monza. LEGGI L’INTERVISTA.
Parla laghée il premio Brianza 2016. Vincitore dell’undicesima edizione del riconoscimento letterario brianzolo, per la categoria “Autore dell’Anno”, è infatti il cantautore vernacolare Davide Van de Sfroos. La premiazione sabato 12 novembre nella Sala del Belvedere della Villa Reale di Monza. Dopo Andrea Vitali, Sveva Casati Modignani , Ivan Cotroneo e Aldo Cazzullo Van de Sfroos, al secolo Davide Bernasconi, nato a Monza nel 1965, ma trasferitosi da bambino nel comasco, a Mezzegra è il personaggio dell’anno.
Davide da anni scrive e canta le sue canzoni in dialetto tremezzino (o laghée), una vera e propria lingua che riesce a conferire un’aura poetica alle storie dei personaggi e dei luoghi raccontati dal cantautore comasco.
“È un riconoscimento inaspettato, ma di cui vado molto fiero – spiega accorato Davide ai microfoni di MBNews. E per di più arriva dalla mia città natale! È come un cerchio che da Mezzegra torna a Monza e chiudendosi va a formare un anello di grande valore. Per molto tempo Monza è stata la città fantasma della mia infanzia. Poi, però, è tornata con forza nella mia vita e nelle mie canzoni. Canzoni come «40 pass» e «I cowboy van giù a Milan» raccontano proprio la Brianza e la sua gente come punto cardine della nostra cultura e della mia storia.”
Così, a poche settimane dal Nobel per la letteratura a Bob Dylan, la Brianza premia la capacità di un altro cantautore di mettere in musica pensieri e parole. “È un segnale – ci racconta Van de Sfroos – che può far capire che dietro alla chitarra non c’è soltanto un personaggio pop, un giullare. A volte ci sono poeti come Leonard Cohen (deceduto priprio oggi, ndr), lo stesso Dylan, De Gregori, De André, che hanno una preparazione letteraria stupefacente. Musica non è soltanto momenti sciocchi e spensieratezza, anche se serve anche quello.”
La giuria tecnica, composta da scrittori, docenti, giornalisti e professionisti della comunicazione ha letto e valutato, tra febbraio e giugno, circa quaranta volumi pubblicati nell’ultimo anno da autori brianzoli o che hanno scelto la Brianza per ambientare la propria opera. Selezionati i tre finalisti dalla giuria tecnica, la palla è passata nelle mani della giuria “popolare”: quest’ultima, formata da una cinquantina di iscritti ai gruppi di lettura delle biblioteche della Brianza, ha infine decretato il suo vincitore.
“E’ una edizione importante del nostro premio- commenta Gianna Parri, presidente dell’Associazione Mazziniana Italiana e promotrice del premio letterario- siamo giunti alla undicesima edizione e abbiamo constatato quanto di anno in anno si siano moltiplicate le voci narrative del nostro territori che abbiamo sempre voluto valorizzare. Quest’anno siamo orgogliosi della partecipazione alla sezione racconti del premio anche di un gruppo di detenuti del carcere di Monza che da tempo trovano nella scrittura uno strumento per liberare pensieri ed emozioni”.
Per la categoria “autori editi”, in lizza tre talentuose penne per la conquista del “Premio della Critica” e del “Premio della Giuria popolare”: Alessandra Casati, con il romanzo “Amor, ch’a nullo amato amar perdona” (Giovane Holden edizioni); Edgardo Franzosini, con “Questa vita tuttavia mi pesa molto” (Piccola Biblioteca Adelphi); e Enzo Gianmaria Napolillo con “Le tartarughe tornano sempre” (Feltrinelli).
Per la sezione saggi sarà premiata l’opera di Pompeo Casati, “Alberi di città”, un censimento fotografico tra gli alberi di Monza e il fumetto “La storia di Roberto” del giovane Giovanni Redaelli che racconta gli orrori dei campi di concentramento.
Per la sezione inediti invece sarà premiato il vincitore del concorso di racconti sul tema “Sei brianzolo se…”, valutato da una Giuria Giovani, composta da un gruppo di studenti dell’Istituto Mapelli, del liceo Frisi di Monza e del liceo Parini di Seregno. Un premio speciale sarà attribuito ai vincitori del concorso di racconti “Libera il racconto” che ha coinvolto un gruppo di detenuti del carcere di Monza.
Nel corso del pomeriggio, presentato da Stefania Andriola, giornalista e volto del Meteo di Canale 5, saranno letti i brani più significativi delle opere premiate. Il Premio Brianza è patrocinato e sostenuto da Comune di Monza, Camera di Commercio, Fondazione della Comunità di Monza e Brianza, Consorzio della Reggia di Monza .
Foto gentilmente concessa da Davide Van De Sfroos pagina Ufficiale FB
Articolo di Matteo De Padova