Saronno, morti sospette in ospedale: c’è anche un medico brianzolo tra gli indagati

30 novembre 2016 | 17:00
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Saronno, morti sospette in ospedale: c’è anche un  medico brianzolo tra gli indagati

Accusato di non aver denunciato quanto segnalato dal personale, è indagato il direttore sanitario dell’ospedale, residente in Brianza.

Indagati per non aver denunciato, pur avendo il sospetto di comportamenti poco etici nel loro ospedale. Queste le accuse mosse a vario titolo ai dodici indagati, tra cui undici medici medici tranne un’esterna, nell’ambito della maxi indagine dei carabinieri di Saronno su quattro morti sospette nelle corsie del pronto soccorso dell’ospedale saronnese e un decesso extra ospedaliero, che ieri mattina, 29 novembre, ha portato alla custodia cautelare in carcere dell’ex vice primario del Pronto Soccorso di Saronno Leonardo Cazzaniga e della sua amante, l’infermiera Laura Taroni.

Tra gli indagati anche l’ex direttore sanitario del nosocomio saronnese, residente in Brianza. Il suo “protocollo Cazzaniga”, come lo stesso medico usava chiamarlo, sarebbe stato applicato a pazienti che l’uomo riteneva in fin di vita. Però il suo operato presumibilmente non “etico” non era passato inosservato, tanto che sei mesi fa l’uomo era stato spostato ad Angera. Eppure nessuno (tranne due dipendenti), aveva mai pensato di denunciarlo. Le indagini però, proprio grazie alla segnalazione di due dipendenti, sono iniziate ed hanno portato alla luce il macabro gioco della morte del dottore. La responsabilità di quanto accaduto però, non sarebbe solo sua. Chi lavorava con lui, chi sentiva i suoi vaneggiamenti e quelli della compagna (ascoltata chiedere come usare certi farmaci pericolosi ad altri medici), e le alte sfere, secondo la procura non potevano non sapere.

A finire così nel registro degli indagati per favoreggiamento personale e omessa denuncia, sono stati Nicola Scopetta, primario del Reparto di Pronto Soccorso di Saronno, Roberto Cosentina, direttore sanitario all’epoca dei fatti e residente in Brianza e Paolo Valentini, attuale direttore sanitario di Saronno, insieme ad altri tre medici.
Accuse più pesanti invece, sono state mosse nei confronti di altri tre dottori, accusati di aver refertato diagnosi ritenute false dagli inquirenti.

Altri due medici sono inoltre indagati per omessa denuncia, secondo la Procura perché a conoscenza della causa dolosa della morte di alcuni pazienti del Pronto Soccorso, deceduti per la somministrazione di farmaci da parte sempre di Cazzaniga.

Ultima indagata è la cugina dell’infermiera arrestata, accusata di aver tentato di depistare le indagini sulla Taroni, attraverso false dichiarazioni.