Treni, nuova fermata Monza Parco: i timori di abitanti e commercianti

La fermata ferroviaria Monza Parco dovrebbe nascere tra un anno. Ma ci sono già polemiche e timori. Siamo andati a sentire cosa pensano abitanti e commercianti della zona.
Nella vita ci sono treni che bisogna essere capaci di prendere al volo. Magari anche con l’aiuto di un sottopasso. Se, però, una volta raggiunto l’obiettivo, i disagi conseguenti sono troppi, si finisce per domandarsi quanto sia valsa la pena provare a cambiare. Fuor di metafora, il treno in questione procede sulla linea Monza-Molteno-Lecco S7 (“Besanino”). Il sottopasso, invece, è quello che sarà realizzato sotto la ferrovia fra le vie Einstein e Confalonieri a Monza. I disagi, infine, sono quelli che potrebbero derivare dalla creazione della nuova fermata ferroviaria Monza Parco Est. Che dovrebbe sorgere entro la fine del 2017. Nei giorni scorsi Rfi (Rete ferroviaria italiana), Regione Lombardia e Comune di Monza, infatti, si sono incontrati per definire meglio la convenzione da firmare a gennaio del 2017. (Leggi l’articolo) Se tutto andrà secondo i piani, quindi, tra pochi mesi partiranno le procedure di appalto per la realizzazione del sottopasso, che avrà la doppia funzione di attraversamento ciclo pedonale e di accessibilità ai binari della nuova fermata. Un’opera pubblica da 4 milioni di euro, interamente a carico del Comune di Monza. Che, nelle intenzioni, si propone di fornire un servizio alle migliaia di pendolari di una parte del capoluogo brianzolo. Ma, nei fatti, è concepita per essere raggiunta solo a piedi o in bicicletta, quindi senza parcheggi di interscambio. Con tutti i possibili problemi di viabilità e posteggio. Come temono molti degli abitanti e dei commercianti di questa zona del capoluogo brianzolo, già densamente trafficata.
Siamo andati a fare un giro nelle vie dove la nuova fermata ferroviaria Monza Parco dovrebbe sorgere. E la prima impressione è che siano poche le persone a conoscenza dell’opera pubblica che sarà realizzata a breve. Eppure l’accordo tra Rfi, Regione Lombardia e Comune di Monza è stato siglato più di un anno fa, il 21 luglio del 2015. “Io ho una casa qui, ma ultimamente frequento poco la zona” sembra giustificarsi Tommaso. Gli fa eco Lorenzo: “Mi sono trasferito in via Confalonieri da poco tempo”. Ma appena li informiamo del sottopassaggio e di come dovrebbe essere strutturata l’infrastruttura, il loro volto cambia espressione e il tono di voce diventa decisamente più alto. “Non è possibile non pensare ad un parcheggio – si arrabbia Lorenzo – come spesso capita a Monza, prima si fanno le cose e poi, forse, si interviene sugli aspetti collaterali”.
Il timore di una congestione del traffico creata dalla nuova fermata ferroviaria è presente anche tra gli abitanti di via Einstein. Qui nel 2007 è nato addirittura un Comitato per contrastare il Pgt della Giunta dell’allora sindaco Faglia, che prevedeva proprio la realizzazione della stazione ferroviaria Monza Est, con tanto di parcheggio pluriplano e di altri interventi, come il prolungamento di via Einstein verso Villasanta, in grado, secondo alcuni, di provocare una eccessiva rivoluzione urbanistica del quartiere. “Da un lato siamo contenti perché è stato completamente rivisto il Pgt della Giunta dell’ex sindaco Faglia – spiega Maria Patrizia Galbiati, componente del Comitato via Einstein – dall’altro lato, però, ci chiediamo: se la nuova fermata dovesse essere usufruita anche da pendolari provenienti da fuori città, dove parcheggeranno la macchina? Già adesso non si riesce, soprattutto la mattina, ad arrivare alla rotonda di viale Libertà – continua – figuriamoci con un flusso ancora maggiore di automobili”.
La mancanza di parcheggio non è l’unica preoccupazione degli abitanti della zona. “Temo per i possibili disagi derivanti dalla costruzione del sottopassaggio – afferma Federica Moro – non vorrei che si ripetessero tutti i problemi vissuti dai negozianti di via Bergamo quando si è costruita lì un’opera pubblica simile”. E proprio per i commercianti delle vie limitrofe alla nuova fermata Monza Parco gli sviluppi della situazione sono tutti da vedere. “Di per sé la cosa è interessante e spero che i lavori vengano ultimati nei tempi previsti – spiega Davide Montrasio, co-titolare del birrificio artigianale Alma di via Lecco – ho i miei dubbi, però, che questo intervento possa realmente portare un maggiore flusso di persone con ricadute positive per il commercio della zona. Solo il tempo ci dirà”. Lo scorrere dei mesi e, probabilmente, degli anni dirà se per la nuova fermata ferroviaria passeranno anche i treni della tratta Milano-Lecco, e non soltanto il Besanino.