Acquisti di Natale, in centro a Monza tira una brutta aria…

20 dicembre 2016 | 10:49
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Acquisti di Natale, in centro a Monza tira una brutta aria…

A Monza la corsa agli acquisti di Natale procede a rilento. I conti dei commercianti del centro sono, per il momento, negativi. La crisi colpisce un po’ tutti i settori.

Stavolta anche la speranza, di solito l’ultima a morire, è messa davvero male. E, così, i commercianti di Monza non possono affidarsi nemmeno agli antichi proverbi per risollevare l’umore in vista dell’ormai vicinissimo Natale. A pochi giorni dalla festività più amata e celebrata dell’anno, infatti, il bilancio degli affari è negativo. Nel centro del capoluogo brianzolo si respira aria fredda. E non solo per le basse temperature.

La tendenza al riblecchi-mbasso è una tendenza diffusa. “Gli affari stanno andando meno bene dell’anno scorso e questo Natale arriva dopo un autunno già negativo” spiega Angelo Lecchi, titolare dal 1991 dell’omonimo negozio di abbigliamento sotto l’Arengario. La spiegazione di questo trend poco entusiasmante è difficile da trovare. Magari ha un peso anche l’assenza quasi totale delle tradizionali luminarie (leggi l’articolo su MBNews). E il richiamo alla imperante crisi economica in voga dal 2008, ma solo apparentemente superata da più di un anno, non sembra essere sufficiente. “Sinceramente io non so darmi una vera motivazione – afferma Marco di CiuCiù – magari possono aver influito anche il freddo e il tempo di questi ultimi giorni”. Insomma siamo nel campo delle ipotesi. Anche perché non è ancora l’ora dei bilanci definitivi. “Il calo generale dei consumi, senza dubbio, si avverte – spiega Lecchi – nel mio settore, sempre più, infatti, c’è chi preferisce tenere i soldi in banca e prolungare la durata dei capi d’abbigliamento, senza cambiarli, magari, dopo 3 mesi come in precedenza”.

Nell’incertezza dominante, un dato sicuro è che il quadro degli acquisti di questo Natale ha una cornice dai contorni ristretti. E con poco spazio per margini più ampi di ottimismo. “Nell’ultima settimana sembra esserci stato un certo recupero con più persone in giro a fare regali, ma non sappiamo se basterà per raggiungere almeno i livelli dell’anno scorso – afferma Domenico Riga, presidente dell’Unione Commercianti di Monza e circondario – per il momento il commercio è penalizzato dalle temperature basse di questo periodo, dall’arrivo ancora atteso delle tredicesime in molte aziende e dai saldi invernali così vicini alle festività (in Lombardia inizieranno il 5 gennaio 2017, ndr). Quest’ultimo è un punto che prima o poi dovrà essere affrontato dalle Camere di commercio a livello nazionale – continua – io sarei per tornare a quando i saldi iniziavano a fine stagione perché, nella situazione di oggi, chi spenderebbe adesso 300 euro per delle scarpe che gli costeranno la metà tra 3 settimane?”. La crisi a Natale sembra colpire davvero tutti. Anche i negozi storici del centro. “Aspettiamo per fare un resoconto, ma per ora stiamo lavorando un po’ meno dell’anno scorso” affermano, senza sbilanciarsi, i titolari della Castignoli, gioielleria ed orologeria dall’esperienza pluridecennale. Perfino per i bambini, a cui sono riservate le principali attenzioni in questo periodo festivo, si stringe di più la cinghia.

castignoli-mbNonostante tutto, però, al Natale manca pochissimo. E i regali, costosi o meno, tanti o pochi, bisogna pur farli. Ma quali sono i doni che stanno andando per la maggior in questo ultimo scorcio del 2016? “Direi che la tecnologia tira sempre, con i cellulari e i tablet in testa – afferma Riga – poi ci si aspetta una risalita degli alimentari in questi ultimi giorni per i pranzi e le cene in famiglia. In generale si punta sempre sui beni voluttuari e non su quelli necessari – continua – è questo il motivo per cui nel settore dell’ottica, in cui lavoro da 35 anni, il mese di Dicembre è tradizionalmente negativo”. Tra chi può dirsi soddisfatto dei propri affari natalizi c’è Andrea Cinao di CoverUp Italia, che, al mercatino comunale di Piazza Trento e Trieste, ha uno stand dove, su richiesta, realizza incisioni su medagliette, penne, portachiavi, anelli e braccialetti. “E’ il primo anno che siamo a Monza – spiega – devo dire che stiamo lavorando e vendendo bene”. C’è da credergli. Mentre parliamo, tre clienti decidono di fare acquisti. Nella negatività generale, insomma, un’eccezione alla regola. Per gli altri commercianti meglio aspettare la fine delle festività per fare i conti. O, magari, anche oltre. Con la presumibile corsa ai saldi invernali (ecco quando saranno), infatti, il loro Natale potrebbe incominciare con l’Epifania.