A Bovisio grazie alla petizione dei cittadini donato un parco alla città

15 dicembre 2016 | 11:55
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A Bovisio grazie alla petizione dei cittadini donato un parco alla città

Riqualificata la grande area verde di via Gramsci a Bovisio. La storia del nuovo parchetto è lunga e intricata, fatta di polemiche e lungaggini burocratiche.

Un gruppo di cittadini con una vanga in mano, la schiena curva, le mani sporche di terra e le ginocchia che affondano nell’erba inumidita dalla nebbia brianzola. Intorno a loro un parco che nasce dal nulla.

È questo il regalo di natale che Gianluca Bernardinelli, promotore della riqualificazione della grande area verde di via Gramsci a Bovisio Masciago, ha voluto fare, con l’aiuto di alcuni attivisti del M5s e del vicesindaco Paolo Bosisio, a tutti i bimbi bovisiani.

Un dono che per il momento i bambini di Bovisio potranno scartare solo per metà: il primo intervento ha infatti visto la piantumazione di cinquanta alberi tra aceri, ciliegi e olmi, ma la realizzazione di un vero e proprio parco pubblico con giochi e area cani rimane sulla carta e nei progetti dell’ufficio tecnico del comune.

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La storia del parchetto ha inizio nello scorso luglio ed ha come protagonisti l’impegno e l’affetto per Bovisio da parte di alcuni suoi cittadini, su tutti il già citato Gianluca Bernardinelli e Roberto Amelli, attivista grillino con il pollice verde. E come gran parte delle storie che hanno per oggetto la realizzazione di un’opera comunale, anche questa è caratterizzata da infiniti intoppi e lungaggini burocratiche che hanno ostacolato la buona volontà di chi ha a cuore la propria città.

“L’idea del parco – spiega Bernardinelli – mi è venuta quando una sera, portando a spasso il mio cane e passando per via Gramsci, ho notato che l’area era in uno stato preoccupante: erba alta, marciapiedi rotti, insomma una zona abbandonata. Inoltre alcuni bambini stavano giocando sull’asfalto, in mezzo alla strada e tra le automobili. Allora ho deciso che le cose non potevano andare in quel modo”.

A questo punto inizia la sfida tra Bernardinelli e le istituzioni bovisiane : “Mi sono rivolto all’assessore all’Ambiente Luca Tomaino, proponendogli di realizzare un parco, ma ho ricevuto una risposta negativa. Quindi ho contattato il comitato ambiente di Bovisio, presentando una richiesta di petizione, una raccolta firme per sensibilizzare i cittadini e l’amministrazione comunale e per convincerli a realizzare il parco. Ma anche il comitato ambiente non ha accettato la proposta, dicendomi che non era opportuno creare difficoltà e problemi all’amministrazione”.

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Ma Bernardinelli non si dà per vinto e così, impugnate carta e penna, decide di scrivere autonomamente la petizione. Con l’aiuto del M5s riesce a raccogliere duecento firme alla sua proposta e a farla arrivare sui banchi dell’amministrazione comunale.

“Con i ragazzi del m5s- racconta Bernardinelli – sono stato chiaro fin dall’inizio: non volevo cappelli politici su tale iniziativa. Loro hanno accettato questa condizione comportandosi in modo corretto e onesto nei miei confronti aiutandomi a realizzare il progetto”.

Nel frattempo, Roberto Amelli è riuscito, con non poche difficoltà, a recuperare 50 piantine fornite gratuitamente dalla Forestale di Curno (BG), trasportandole fino a Bovisio affittando un furgoncino a proprie spese.

Insomma le firme ci sono, le piante anche. Manca solo l’autorizzazione del Comune.

Così il primo dicembre scorso, Bernardinelli scrive al vicesindaco Paolo Bosisio, il quale prende a cuore l’iniziativa e subito riesce, in collaborazione con l’ufficio tecnico, a far partire il progetto.

Finalmente sabato 10 dicembre i lavori iniziano e i 50 alberelli vengono piantati. A faticare e a sporcarsi le mani di terra insieme ai promotori dell’iniziativa, anche il vicesindaco Bosisio. La piantumazione è stata completata, però, martedì 13 grazie agli sforzi di Roberto Amelli che da solo ha portato a termine gli ultimi lavori.

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“Ringrazio il vicesindaco Paolo Bosisio, i duecento cittadini firmatari, i ragazzi del Movimento cinque Stelle e in particolare Roberto Amelli – ha tenuto ha dichiarare Bernardinelli- . Vorrei dedicare questa citazione di Pietro Ingrao al sindaco Giuliano Soldà e al vicesindaco Paolo Bosisio :«Se parliamo di fare il possibile, sono capaci tutti. Il compito della politica pensare l’impossibile».

Polemico “il compagno Berna”, così Bernardinelli firma ogni sua dichiarazione, con l’assessore Tomaino e con il comitato ambiente di Bovisio: “Il comitato ambiente, una volta viste le duecento firme raccolte, ha protocollato in fretta un progetto per poter dichiarare sui giornali il suo impegno nell’iniziativa. Il comitato è più preoccupato di attaccarsi medaglie al petto che non a realizzare il parco di via Gramsci per i bimbi del mio quartiere. Mi piacerebbe ricevere le loro scuse e quelle dell’assessore Tomaino”.

Pronta la risposta dell’assessore Tomaino: “In merito alle piante non sono mai stato interpellato da Bernardinelli, avevamo solo concordato che, qualora fosse stato possibile dal punto di vista economico, si sarebbe provveduto ad effettuare più tagli dell’erba: situazione che purtroppo non si è verificata. Credo che al di là di una mia presunta non autorizzazione la cosa importante sia che il risultato voluto da molti cittadini sia stato ottenuto, rispettando il ruolo di tutti e soprattutto quello dell’amministrazione comunale che deve avere un ruolo di regista delle differenti sollecitazioni, segnalazioni e bisogni promosse dai cittadini”.