Attualità

Legambiente: “E adesso su Pedemontana Di Pietro dà ragione a noi”

Legambiente Lombardia potrebbe farne del sarcasmo: il presidente di Pedemontana dà ragione agli ambientalisti, l'opera doveva essere pensata diversamente.


“Ve l’avevamo detto”. Si potrebbe riassumere così il commento di Legambiente Lombardia alle dichiarazioni rilasciate al Corriere della Sera da Antonio Di Pietro, attuale presidente di Pedemontana, in merito al futuro dell’autostrada. Di Pietro, che non ha voluto fare previsioni su una possibile data per la fine del cantiere, ha ammesso che Pedemontana avrebbe dovuto essere pensata diversamente: una grande opera meno faraonica, magari a due corsie al posto di tre, almeno in alcune tratte. «Oggi è lo stesso presidente di Pedemontana, Antonio Di Pietro, fortemente voluto proprio da Maroni per far uscire l’autostrada dal pantano finanziario, che utilizza le stesse argomentazioni di Legambiente – ha commentato l’associazione nella serata di mercoledì 28 dicembre -. Abbiamo denunciato che Pedemontana era troppo lunga, considerato l’inutile tratto autostradale da Vimercate all’innesto con la A4 a Dalmine; troppo larga per le sue tre corsie quando una viabilità speciale a doppia corsia era tutto quello di cui il territorio aveva bisogno; troppo monumentale con i suoi giganteschi raccordi; troppo pretenziosa con tariffe ben superiori a quelle che gli utenti sarebbero stati disposti a pagare».

Ora c’è la questione della mancanza di finanziamenti: la creazione di un fondo di garanzia messo a disposizione dalla Regione dovrebbe sbloccare lo stallo, ma si attendono ancora finanziamenti dai privati. Le due precedenti gare sono andate deserte: a breve, ha annunciato il presidente di Pedemontana, se ne terrà una terza. Per incoraggiare il traffico, dal volume finora deludente, Di Pietro vorrebbe ridurre le tariffe in alcuni punti, o addirittura, nel caso della tangenziale di Como, eliminare del tutto il pedaggio. «Maroni ha sprecato quattro anni che sarebbero stati ben investiti nella revisione di un progetto inutilmente faraonico e devastante per il territorio – continua Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia -. Una spending review economica ed ecologica ci risparmierà di gettare denaro e di sprecare prezioso suolo».

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