Monza via Libertà, il sottopasso è da paura. Lavori slittati a marzo

E’ allarme dei cittadini per la scarsa sicurezza del sottopasso. I lavori erano previsti a settembre, ma non sono ancora partiti. L’assessore promette: “Il via in primavera”.
Immaginate di percorrere un tunnel largo meno di due metri, poco illuminato e non visibile dall’esterno. Ora, rispondete a questa semplice domanda: avreste paura? Non posso sentire quello che state dicendo, ma credo che molti di voi staranno rispondendo di sì. Nel caso, avreste fatto bene. Anche perché il tunnel di cui sto parlando non è frutto della mia fantasia o di qualche film horror. Esiste davvero. Ed è a Monza. Precisamente in viale Libertà, nei pressi dell’incrocio con via Einstein. Proprio in quella zona, accanto alla strada dove sfrecciano le macchine, c’è un tratto ciclo-pedonale rialzato. Che si prolunga per tutta la lunghezza del sottopasso. All’apparenza il miglior modo per tutelare l’incolumità di pedoni e ciclisti dalle numerose macchine transitanti. In realtà, purtroppo, non è proprio così. Per gran parte, infatti, il tunnel presenta delle paratie di legno, alte abbastanza per impedire di vedere chi lo percorre. Come se non bastasse, poi, i circa 30 metri che passano sotto il cavalcavia ferroviario sono ancora più nascosti. In quel punto non c’è alcuna visibilità esterna. Solo qualche pallida luce fa compagnia a chi decide di attraversarlo a piedi o in bici. Insomma, trenta metri da percorrere velocemente e con il fiato sospeso. Soprattutto in questi mesi freddi ed invernali, con il sole che, quando c’è, scompare già a metà pomeriggio. E le ombre che si allungano anche sulle possibili azioni di qualche malintenzionato.
Il sottopasso di via Einstein, dunque, fa paura. Ma non da oggi. I cittadini della zona chiedono da anni al Comune di Monza di intervenire per aumentare la sicurezza. Come ci conferma Maria Patrizia Galbiati, componente del Comitato via Einstein (nella foto). “Abbiamo fatto segnalazioni già alla Giunta Mariani e si era parlato dell’esistenza di un progetto, ma nulla è stato fatto – afferma – siamo tornati alla carica con la Giunta Scanagatti, che vi aveva promesso l’inizio dei lavori a settembre 2016. E, invece, anche questa volta la situazione non è cambiata”. Eppure sono numerosi i cittadini impegnati a sottolineare la mancanza di sicurezza, a pochi passi dal centro del capoluogo brianzolo. “Non siamo solo noi del Comitato di via Einstein – spiega Galbiati – anche il Gruppo spontaneo Libertà e Giovanni Vergani, coordinatore del circolo 1 del Pd, si sono dati molto da fare, fino ad ora senza risultati e risposte da parte dell’amministrazione comunale”. Ma cosa chiedono esattamente i cittadini di viale Libertà? “Bisogna tirare via le paratie di legno e i paletti di ferro, in modo da rendere le persone visibili – afferma la signora Maria Patrizia – poi ci sono anche piastrelle e ruggini da eliminare, oggetti pericolosi nel caso qualcuno cada e sbatta la testa a terra”.
Ma perché i lavori previsti per settembre non sono iniziati e il Comune sembra sordo alle richieste dei residenti di uno dei quartieri più popolosi della città? MBNews si è incaricata di contattare piazza Trento e Trieste. E la risposta non si è fatta attendere. “Il progetto è in gara e, dall’anno scorso, sono stati già impegnati 125mila euro – spiega Antonio Marrazzo, Assessore comunale al Patrimonio, Opere pubbliche e Decoro urbano – purtroppo, però, siamo in ritardo, ma non per colpa nostra. Le procedure sono state lunghe – continua – prima di arrivare all’appaltatore ci sono state verifiche ulteriori, anche per quanto richiesto dal nuovo codice degli appalti”. La burocrazia, quindi, ancora una volta sembra il principale imputato. Anche se, arrivati a questo punto, il progetto dovrebbe essere definito. O quasi. “Saranno lavori di qualità perché, anche se nel sottopassaggio non è mai successo nulla, capiamo il problema di sicurezza percepita dei cittadini – spiega Marrazzo – le paratie di legno saranno sostituite da una ringhiera, poi è previsto il risanamento dei muri laterali che si sbriciolano e una maggiore illuminazione“. Resta l’incognita più grande. Quella sui tempi di realizzazione. “Contiamo di partire in primavera e terminare prima dell’estate – annuncia l’assessore – i lavori dovrebbero durare tre mesi”. Nell’attesa che il tempo verbale al condizionale si trasformi in presente, Marrazzo ci tiene ad un chiarimento sul passato. “Non è vero che la Giunta Mariani aveva già realizzato un progetto e previsto dei finanziamenti – spiega – altrimenti a quest’ora il sottopassaggio sarebbe già stato sistemato”. Il ‘gioco’ dei se e dei ma, per il momento, finisce qui. Dopo Natale, i cittadini di viale Libertà aspettano altri regali.