Nuove tecnologie a Concorezzo: più freni, più produci energia pulita

Entro primavera lungo la Sp 2 saranno installati tappetini Lybra grazie ai quali sarà possibile trasformare le frenate delle auto in energia pulita.
Sfruttare il traffico delle auto per produrre energia elettrica. In sintesi è questo il senso del progetto che l’amministrazione comunale di Concorezzo e la nuova start up Undergroundpower di Paderno Dugnano stanno realizzando. Grazie a una nuova e rivoluzionaria tecnologia messa a punto dalla ditta, entro la prossima primavera lungo la Sp 2 che collega Monza e Concorezzo saranno installati dei tappetini in gomma che consentiranno di sfruttare le frenate delle auto per produrre energia pulita. Il nome del progetto è Lybra ed è già stato testato con ottimi risultati, tanto che da Roma sono già arrivati tutte le autorizzazioni del caso.
Il punto esatto in cui verranno installati i tappetini è in corrispondenza della rotonda dell’hotel Europa. Lybra è un dispositivo di gomma vulcanizzata e acciaio installato a filo asfalto nelle aree dove i veicoli devono obbligatoriamente rallentare per aumentare la sicurezza stradale. Al passaggio dei veicoli, grazie all’energia cinetica, recupera l’energia dissipata dai freni. “Un dispositivo come questo trova la sua sistemazione in luoghi dove le auto devono rallentare, come le rotonde – ha spiegato Andrea Pirisi, Ceo di Undergroundpower -. Inoltre, l’energia prodotta è subito disponibili per essere riutilizzata. E si restituisce all’ambienta energia che andrebbe sprecata”.
Lybra è un dispositivo che recupera l’energia altrimenti sprecata dai freni garantendo la capacità di alimentare un edificio nel quartiere: su una strada con traffico medio un impianto lungo 10 metri (quello di Concorezzo dovrebbe essere di circa sei metri) è in grado di fornire energia per 40 case. Il sindaco di Concorezzo, Riccardo Borgonovo, è più che soddisfatto. “Avevo letto di questa nuova tecnologia un paio d’anni fa – ha ricordato -. Poi, per puro caso, ho scoperto che il suo inventore abitava proprio a Concorezzo. Ho sempre avuto un interesse particolare per le smart city e questa mi sembra una grande opportunità”.
L’unica cosa che rimane da testare è la resistenza dei tappetini all’usura, ma i dati forniti dai test effettuati a Rescaldina lasciano ben sperare.