Nuovo fisco, protesta dei commercialisti all’ombra dell’Arengario

Manifestazione organizzata in concomitanza con l’iniziativa svoltasi a Roma contro i nuovi adempimenti fiscali.
Anche i commercialisti scendono in piazza. Mercoledì mattina l’ordine di Monza e Brianza ha organizzato una sorta di flash mob di protesta contro le recenti riforme in materia fiscale che avrebbero complicato notevolmente l’iter degli adempimenti. ‘appuntamento era nella centralissima piazza Roma, all’ombra dell’Arengario.
Non è stato un vero falso mobilità, come quelli che si vedono in televisione. Più che altro è stata una riunione a cielo aperto, ma ciò che contava era farsi sentire in concomitanza con la manifestazioni di protesta organizzata a Roma a livello nazionale. Nonostante il freddo pungente, i commercialisti che hanno aderito all’iniziativa sono stati una cinquantina, alcuni dei quali arrivati anche da Milano.
“Purtroppo sono giorni molto intensi sotto sul profilo lavorativo – ha spiegato Federico Ratti, neo presidente dell’ordine brianzolo -. Non siamo riusciti a partecipare all’iniziativa romana, ma abbiamo comunque voluto dare un segnale chiaro e forte”. Nel mirino dei commercialisti c’è l’eccessiva complessità del sistema fiscale che, secondo la nota diffusa dalle sette sigle sindacali, si traduce in un costo burocratico annuale per imprese e professionisti di oltre 46 miliardi di euro.
Sotto accusa ci sono i nuovi adempimenti introdotti dal Dl fiscale che ha cancellato lo spesometro annuale ma ha previsto due nuove comunicazioni trimestrali relative a dati e fatture emesse e ricevute e alle liquidazioni periodiche Iva. “E’ stata la classica goccia che fa traboccare il vaso – ha proseguito Giorgio Catania, consigliere dell’ordine -. Questi provvedimenti non aiutano a intercettare gli evasori, ma complicano ulteriormente il nostro lavoro”.