“Nonni civici” in estinzione, i bimbi affidati ai profughi?

1 dicembre 2016 | 09:00
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“Nonni civici” in estinzione, i bimbi affidati ai profughi?

Diminuiscono le adesioni, alcune scuole elementari sono scoperte e alcune mamme hanno chiesto di impiegare gli immigrati

Impiegare i profughi come Nonni civici. L’idea è spuntata durante l’ultimo consiglio comunale svoltosi lunedì sera. A lanciarla è stato Paolo Piffer, consigliere comunale di Primavera Monza, che ha sua volta è stato imbeccato da alcune mamme preoccupate per la mancanza dei Nonni davanti alle scuole del figli. il vice sindaco e assessore ai Servizi sociali, Cherubina Bertola, che ha manifestato interesse alla proposta.

“Stiamo valutando diverse possibilità di impiego dei profughi nell’ambito del volontariato – ha commentato il vice sindaco -. Quella dei Nonni civici è un’opzione da prendere in considerazione”. L’idea nasce anche dalla constatazione che la figura del Nonno civico, introdotta a Monza verso la fine degli anni Novanta per mettere ordine nella viabilità fuori dalla scuole elementari, sta svanendo. I Nonni civici attivi sono sempre meno, insufficienti a coprire tutte le scuole, e il “reclutamento” avviato poche settimane fa non ha dato grandi risultati. “Registriamo il tutto esaurito in relazione ad altre attività di volontariato come la protezione civile – ha commentato l’assessore alla Sicurezza, Paolo Confalonieri -. Ma le richieste di diventare Nonno civico stanno diminuendo”. Paolo Piffer, che ha caldeggiato la proposta, ha sottolineato la necessità di non trascurare la questione.

“I nonni sono una risorsa – ha spiegato -. Perché c’è questo calo? Forse l’amministrazione dovrebbe riflettere se è il caso di adottare qualche incentivo”. Nel frattempo, l’amministrazione ha iniziato a riflettere sull’opportunità di impiegare i profughi, anche se gli ostacoli non mancano. “L’idea va valutata con attenzione – ha concluso l’assessore -. Bisogna considerare alcuni aspetti come la lingua, la loro conoscenza del codice della strada e anche l’età. Se non sbaglio il regolamento prevede un’eta minima di 50 anni”. Ostacoli importanti, ma non insormontabili.