Truffa all’INPS per 50mila euro: Brasiliana nei guai

23 dicembre 2016 | 09:55
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Truffa all’INPS per 50mila euro: Brasiliana nei guai

Morta la madre aveva pensato bene di andare avanti a percepire l’assegno sociale. Aveva cambiato conto corrente e mai denunciato la morte della parente.

La Guardia di Finanza di Monza ha denunciato una cittadina brasiliana residente a Seveso, accusar di aver continuato ad incassare un assegno sociale intestato alla madre ottantenne, che da tempo si era da tempo trasferita all’estero, perdendo così il diritto a percepirlo.

Secondo le indagini, coordinate dalla Procura di Monza e iniziate da una segnalazione del Nucleo Speciale Spesa Pubblica e Repressioni Frodi Comunitarie di Roma, l’ottantenne, dopo aver chiesto ed ottenuto il beneficio economico, si era trasferita all’estero e il suo assegno è stato indebitamente percepito dalla figlia, che lo ha fatto accreditare su un conto corrente cointestato con la madre. Numerosi gli elementi probatori raccolti dagli investigatori: l’anziana, pur formalmente residente a Seveso, non è stata trovata nell’abitazione dichiarata in nessuno dei diversi accessi eseguiti dai finanzieri, né la figlia è stata in grado di indicare dove si trovasse la madre. Inoltre, la carta d’identità di quest’ultima, nonostante fosse scaduta, non è stata rinnovata.

Infine, a convincere che l’anziana si fosse allontanata dall’Italia già da molti anni c’è il fatto che, nonostante il suo medico curante abbia cessato l’attività nel 2006, la stessa non ha mai provveduto a sceglierne uno nuovo.
Le Fiamme Gialle hanno quindi denunciato le due donne alla Procura della Repubblica di Monza per il reato di truffa aggravata ai danni dello Stato, facendo altresì bloccare immediatamente l’erogazione dell’assegno sociale e chiedendo il sequestro del profitto illecito conseguito, pari all’importo totale dell’indebita riscossione.

Durante l’esecuzione del decreto di sequestro preventivo per equivalente emesso dal GIP di Monza, i militari hanno appurato che la figlia dell’anziana aveva prima spostato il denaro su un conto corrente diverso da quello (cointestato con la madre) su cui veniva versato l’assegno e poi fatto confluire i fondi su un altro conto corrente intestato al suo compagno.