Cresce la disoccupazione giovanile (39.4%). Confartigianato: «Le porte dei nostri laboratori sono aperte»

Secondo gli artigiani la formula migliore per l’ingresso nel lavoro è quella dell’apprendistato, con tanta formazione in azienda.
Nei giorni scorsi è stata pubblicata la prima “Nota trimestrale congiunta sulle tendenze dell’occupazione” a cura del Ministero del Lavoro, dell’Istat, dell’Inps e dell’Inail. L’analisi effettuata ha evidenziato che, nel terzo trimestre 2016, il livello complessivo dell’occupazione è cresciuto su base annua e si è sostanzialmente stabilizzato a livello congiunturale. Gli occupati sono aumentati dell’1,1% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente. Tuttavia, le buone notizie non sembrano riguardare i giovani under 35.
Gli ultimi dati diffusi dall’Istat confermano la fotografia di un mercato del lavoro che lascia ai margini i ragazzi: a novembre 2016 il tasso di disoccupazione giovanile è salito al 39,4%, in aumento di 1,8 punti percentuali rispetto al mese precedente.
È necessario che la scuola torni a valorizzare anche la formazione tecnica, anzi politecnica, comprendendo e non escludendo le conoscenze e le competenze della tradizione manifatturiera italiana. Secondo Confartigianato la strada giusta, la formula migliore per l’ingresso nel lavoro è quella dell’apprendistato, con tanta formazione in azienda, con il tutoraggio continuo, e con rapporti di lavoro dove i diritti non superino i doveri. Ed è la formula che si realizza proprio nelle micro e piccole imprese, dove si concentra gran parte della forza lavoro del nostro territorio.
«Nel nostro Paese si pensa ancora che il sapere prevalga sul saper fare, e che chi studia non debba lavorare. Dobbiamo superare questa convinzione e creare canali di comunicazione fra il mondo della scuola e delle imprese – ha dichiarato il Presidente di APA Confartigianato Milano – Monza Brianza, Giovanni Barzaghi – La nostra Associazione è già attiva in questo senso grazie a numerosi progetti avviati sul territorio e all’attività dall’Istituto di formazione Luigi Gatti.» L’Istituto infatti si pone come autorevole interlocutore sia per le aziende, gestendo la formazione obbligatoria degli apprendisti, che per le scuole, collaborando per garantire efficaci percorsi di alternanza scuola-lavoro presso le imprese del nostro territorio. «Molto positiva è stata anche l’esperienza di collaborazione avviata lo scorso anno con il Liceo Artistico Orsoline: 11 aziende associate hanno aperto le porte dei propri laboratori a 24 studenti, che hanno avuto così l’occasione di confrontarsi realmente con una realtà imprenditoriale e riscoprire il fascino della tradizione artigiana» ha aggiunto il Presidente Barzaghi.
I percorsi di alternanza scuola-lavoro e l’apprendistato costituiscono un efficace strumento per rispondere alla disoccupazione giovanile e al tardivo accesso al mondo del lavoro, ma sono ancora poco sfruttati a causa di pregiudizi e di intralci burocratici. «È necessario che l’Italia investa su questa tipologia di contratti, sia in termini di alleggerimento burocratico che di riduzione dei costi, perché solo così si potrà assicurare una duratura ed efficacia spianta all’occupazione giovanile» ha dichiarato Paolo Ferrario, Segretario generale di APA Confartigianato.