Saldi, a Monza (ancora) niente affari…per i commercianti!

23 gennaio 2017 | 07:54
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Saldi, a Monza (ancora) niente affari…per i commercianti!

A circa due settimane dall’avvio come stanno andando i saldi a Monza? Il trend è negativo rispetto allo scorso anno.

File lunghissime davanti alle porte dei negozi ancora chiuse. Poi, finalmente, dopo ore, l’attesa finisce. Le porte si aprono. E le persone, con una foga simile a quella dei tori nelle strette vie di Pamplona alla Festa di San Firmino, si

riversano nei negozi. L’obiettivo? Accaparrarsi, prima degli altri, il maglione, le scarpe, il cappotto o, magari, il telefonino che sono in vendita alla metà del prezzo. Quando si parla di saldi, è questa l’immagine che vi viene ancora in mente? Allora il consiglio è di metterla da parte. O, forse, addirittura di dimenticarla. La realtà che potete vedere a Monza, infatti, è sicuramente diversa. Nel capoluogo della Brianza i saldi non sono decollati. Anzi, a due settimane dal via, lo scorso 5 gennaio, la tendenza è decisamente negativa. Anche rispetto all’anno scorso. Che già non era stato per niente esaltante. “Per il momento non sta andando bene – afferma il presidente dell’Unione Commercianti di Monza e circondario, Domenico Riga – la speranza di recuperare un Natale negativo per ora è disattesa. C’è ancora poca gente in giro e si nota una chiara tendenza a rinviare gli acquisti – continua – perfino in un settore come il mio, quello delle lenti a contatto, dove ci sono delle scadenze piuttosto precise. D’altro canto, in generale, a parte l’abbigliamento e il calzaturiero, chi ha intenzione di fare acquisti non deve fare i conti con la fretta di trovare la propria taglia”.

Tra i settori commerciali più in sofferenza c’è sicuramente l’abbigliamento. Anche quello dedicato alle donne. Che, evidentemente, a Monza non si sono fatte prendere dalla voglia di shopping nemmeno in occasione dei saldi. Anche ad ‘Antologia’, il negozio della Miroglio Fashion, che, in piazza Centemero e Paleari, vende i brand Elena Mirò, Luisa Viola, Lissoni-Lister-mbDiana Gallesi e Krizia. “Sta andando una schifezza – afferma, con un sorriso amaro, una dipendente della boutique  – sono solo i primi giorni, ma proprio questi dovrebbero essere i migliori, quelli in cui la gente si precipita ad acquistare i prodotti notati prima dei saldi. Invece questa volta non è così. Le persone – continua – non percepiscono più il periodo dei saldi come una differenza rispetto agli altri mesi dell’anno“. Questo cambio di mentalità sembra un problema con cui i commercianti ormai devono assolutamente fare i conti. “Fosse per me i saldi li eliminerei del tutto – afferma, senza mezzi termini, Nicoletta Lissoni, titolare del negozio di abbigliamento, ‘Lister’, in via Cavallotti (foto a destra, Ndr) – ormai ovunque si opera liberamente con promozioni ed offerte tutto l’anno”. Nonostante tutto, però, si va avanti. Con la speranza che il lavoro possa, almeno in parte, salvare la situazione. E ripagare gli sforzi del gestire un’attività commerciale. “Procediamo a giorni alterni, antologia-mbun po’ meglio nel fine settimana – spiega Lissoni – bisogna esserci dalla mattina alla sera, tutti i giorni della settimana. Solo così quest’anno – continua – siamo riusciti, per il momento, ad essere in linea con l’anno scorso”.

In difficoltà in questo periodo di saldi non è solo l’abbigliamento. Anzi. C’è chi, come la bigiotteria e la vendita al dettaglio di gioielli ed accessori, sembra passarsela ancora peggio. “Il calo è del 35 per cento rispetto all’anno scorso ed è cominciato a Gennaio – spiega Rosanna, direttrice del punto vendita ‘Bijou Brigitte’ di Monza – non so cosa a cosa sia dovuto, il Natale era andato tutto sommato bene. Chissà se stia avendo un ruolo anche la caduta del governo Renzi – continua – le persone avvertono una maggiore incertezza, era accaduto già con Berlusconi qualche anno fa. In fondo ha smesso di fare così freddo”. In effetti negli ultimi giorni le temperature a Monza si sono fatte meno rigide rispetto ai primi giorni di Gennaio. Almeno nel corso della giornata. “Il clima può aver inciso, così come l’influenza anticipata – afferma Riga – meglio, comunque, aspettare la fine del mese di Gennaio per fare conti più precisi”. Alla vigilia dei saldi, la Confesercenti e la Confcommercio avevano previsto a livello nazionale una spesa media per famiglia di circa 340 euro. Molto meno ottimistiche le associazioni dei consumatori. Che, invece, parlavano di una spesa di circa 180 euro a famiglia. Chissà Monza a chi vorrà dare più ragione.