Poste, allarme della Cisl: “Nei prossimi mesi peggiorerà il recapito in Brianza”

18 gennaio 2017 | 00:52
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Poste, allarme della Cisl: “Nei prossimi mesi peggiorerà il recapito in Brianza”

I disagi probabilmente aumenteranno perché si prevede un ulteriore pesante taglio di zone che interesserà i Centri primari di distribuzione.

Il recapito della corrispondenza a Monza e Brianza, già oggi problematico, potrebbe registrare un peggioramento nei prossimi mesi, con l’applicazione della riorganizzazione annunciata da Poste Italiane. A dare l’allarme è la Cisl MB.

Un rischio che viene evidenziato da Mario Bellofiore, segretario generale Slp Cisl Monza Brianza Lecco “Da un po’ di tempo chiediamo inutilmente all’azienda  un confronto sulla riorganizzazione del recapito, con una correzione della stessa nel caso di criticità, ed un rilancio del settore logistica pacchi. Come SLP CISL stiamo segnalando le disfunzioni già emerse nelle province di Cremona, Pavia, Lecco, Como, Brescia, Milano e Sondrio. Qui la riorganizzazione è già partita. Abbiamo proposto soluzioni alternative; ma niente, nessuno del management aziendale pensa di fermare questo progetto. La Brianza nel passato, cioè alla penultima riorganizzazione, è stata penalizzata fortemente, con il 24% di taglio di zone, creando difficoltà e disagi; difficoltà alla consegna che non è stata superata anche se l’azienda ha assunto parecchi CTD (personale con contratto a tempo determinato) per risolvere le problematiche”.

“Oggi se ciò che si vocifera è vero, l’azienda a tutt’oggi non ci ha comunicato niente di ufficiale – prosegue Bellofiore – , nel nostro territorio, i disagi probabilmente aumenteranno perché si prevede un ulteriore pesante taglio di zone che interesserà i Centri primari di distribuzione di Monza, Carate, Vimercate, Meda, Limbiate, Desio, i centri secondari di distribuzione di Lissone, Brugherio, Seregno, Arcore, Bernareggio e i punti distribuzione di Cesano Maderno, Cornate d’Adda, Bellusco, Biassono. La riorganizzazione prevede il recapito a giorni alterni: ciò significa che il recapito di una zona sarà effettuato in 5 giorni su 2 settimane (1^ settimana – lunedì, mercoledì, venerdì – 2^ settimana – martedì, giovedì ). Già oggi negli uffici di recapito il carico di lavoro dei portalettere è insostenibile in quanto si trovano a consegnare, giornalmente, dalle 80 alle 100 raccomandate a testa oltre a patenti, pacchi ecc….
Nella nostra provincia erano oltre 500 i portalettere che svolgevano questo servizio, ma oggi la nostra preoccupazione è che, a causa dell’esodo alla pensione, dal primo gennaio di quest’anno il numero complessivo degli addetti si ridurrà notevolmente, compromettendo la qualità del servizio offerto. Anche sulla questione degli uffici postali nessuno dell’azienda accetta un confronto sulle condizioni in cui giornalmente sono costretti a lavorare gli operatori di sportello, nessuno vuole parlare di organici, di distacchi, di riconoscimento di professionalità.
Nel 2016 sul territorio brianzolo c’erano circa 700 operatori di sportello applicati su 110 uffici, ma da inizio anno, anche qui a causa degli esodi alla pensione, il numero degli addetti si è ridotto e considerando che giornalmente vi erano circa 50 distacchi (personale che si sposta da un ufficio ad un altro ufficio), si può rimarcare come i distacchi sicuramente aumenteranno per garantire la regolare attività quotidiana negli uffici. Cosa ancora più grave è che nel programma aziendale sulle sportellizzazioni la Brianza non è menzionata: cioè non sono previsti nuovi operatori di sportello”.