Sottopasso viale Libertà, rubata la corona di fiori in memoria del disastro

La denuncia in consiglio comunale. Il consigliere Adamo, che aveva deposto la corona, chiede l’intervento del sindaco.
Si sono fregati la corona di fiori deposta in memoria del disastro ferroviario del 5 gennaio 1960. E’ stato un vero e proprio grido di dolore quello lanciato in Consiglio comunale dal consigliere comunale di Forza Italia, Rosario Adamo. Lui stesso, assieme ad alcuni colleghi di partito e al senatore Andrea Mandelli si era preoccupato di deporre la corona lo scorso 5 gennaio in occasione del 56esimo anniversario della tragedia. Tuttavia, nel fine settimana qualcuno ha pensato bene di rubare la corona e lasciare solo la targa commemorativa.
Il furto è stato denunciato dal consigliere durante la seduta di lunedì 16 gennaio. La corona era stata deposta proprio sul luogo dell’incidente, dove si trova il sottopasso di viale Libertà. “Prendo la parola per segnalare un fatto increscioso – ha spiegato Adamo -. Hanno rubato la corona che io stesso aveva deposto. Sono sicuro del furto perché per evitare che il vento la facesse cadere, avevo ancorato il tutto al muro con dei tiranti”.
L’incidente, uno dei peggiori disastri ferroviari della storia, accadde la mattina del 5 gennaio del 1960.Poco prima delle 8, il treno 341, proveniente da Sondrio e diretto a Milano, carico di pendolari, deragliò dai binari all’altezza del sottopasso, allora in costruzione, di viale Libertà. Il bilancio fu pesantissimo: 17 morti (di cui 15 sul colpo e 2 che moriranno in seguito), tra cui uno dei macchinisti, e 124 feriti. La tragedia fu causata dalla forte nebbia e dalla velocità del treno troppo elevata. In un tratto che doveva essere percorso a passo d’uomo, il treno transitò invece a 90 km orari.
L’episodio ebbe vasta eco in tutta Italia e colpì in profondità la comunità monzese. Per questo motivo il furto ha suscitato l’indignazione del consigliere Adamo. “L’ho trovato un gesto stupido e inutile – ha concluso -. Mi rivolgo al sindaco affinché ponga rimedio alla situazione”.