Comitato, Brambilla: “I tagli ai Bus per colpa della metrotranvia”

Un filo rosso lega le sorti delle linee z225 e z227 con quelle della tranvia Bresso-Seregno. Christian Brambilla, portavoce del no alla tranvia, racconta perché.
E se dietro ai recenti tagli alle linee bus briantee ci fosse lo spettro della metrotranvia Bresso-Seregno? Secondo Christian Brambilla, portavoce dei comitati di Seregno impegnati per il no al progetto tranviario, c’è un filo rosso che lega con un nodo scorsoio i destini della metrotranvia a quelli delle linee z225 e z227.
L’esponente del Comitato ha preso parola all’incontro programmatico dell’associazione Taccona del 10 gennaio, affermando che i nuovi binari che collegheranno la Brianza a Milano sono un Moloch infernale mangia soldi, in altre parole iresponsabili principali della diminuzione del 10% delle linee bus che solo nel 2017 investirà gli oltre 60 mila pendolari brianzoli.
“Ma questo è solo l’inizio – afferma preoccupato Brambilla – . Nel 2019 i tagli sulle corse totali della provincia di Monza Brianza arriveranno al 30%”.
La questione è intricata. Per molti aspetti il progetto “metrotranvia” è ancora avvolto da incertezze. Prime fra tutte quelle relative ai tempi e ai costi. Un vero rebus.
“Secondo gli ultimi dati disponibili, l’infrastruttura tranviaria ha un costo complessivo di 232 milioni 989 mila 600 euro, budget stanziato il 10 febbraio 2010. Ma dalle ultime stime del Responsabile unico del procedimento (RUP) – prosegue Brambilla – i costi sarebbero lievitati a 240 milioni di euro”.
Stando all’accordo sottoscritto nel 2010, l’investimento è ripartito tra Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (128.525.760 milioni di euro, circa il 60 % del totale) e, per la restante quota, dai soggetti istituzionali territorialmente coinvolti: Regione Lombardia, Città Metropolitana di Milano, Provincia di Monza e della Brianza, Comuni di Milano, Bresso, Cusano Milanino, Cormano, Paderno Dugnano, Nova Milanese, Desio e Seregno. Il contributo di Regione Lombardia è di 30 milioni 344 mila 840 euro. (Qui i dati ufficiali)
Ma non è finita qui. Perché se finora si è parlato dei costi di finanziamento, a questi vanno aggiunti quelli di gestione della linea.
“La gestione dell’infrastruttura costerà 48 milioni di euro all’anno e ricadranno sull’Agenzia Ragionale del trasporto pubblico – come riporta Brambilla – Ma questa agenzia, pur essendo regionale, è composta da un bacino di quattro province, Città Metropolitana di Milano, Monza e Brianza, Lodi e Pavia, che direttamente o indirettamente, dovranno contribuire alla gestione della tranvia”.
Ed è qui che le cose si fanno interessanti. “Essendo il progetto metrotranvia Bresso-Seregno catalogato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti come «infrastruttura strategica nazionale», via Grigna e tutti gli enti locali interessati sono obbligati a versare la propria quota per il progetto. E secondo voi da dove li prenderanno questi soldi? – ha domandato provocatorio Brambilla alla platea della sede dell’associazione Taccona -. È già stato deciso che la provincia taglierà del 30% le corse totali dei bus nel 2019. Il primo colpo di mannaia è già arrivato e lo state vivendo voi di Muggiò e i pendolari di Nova con la soppressione delle z225 e z227. Ma ben presto la situazione peggiorerà”.