Treni sicuri: l’esercito interverrà in caso di necessità

Siglato accordo in Regione Lombardia, più militari gratis sui treni, più capacità di intervento.
Treni più sicuri in Lombardia, da quando ieri la Regione ha siglato un protocollo con le Forze Armate, dando a tutti i militari la possibilità di viaggiare gratuitamente sui mezzi ferroviari, al fine di poter intervenire quando necessario.
Ieri, presso palazzo Isimbardi a Milano, è stato firmato l’accordo tra l’assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità Alessandro Sorte, il Generale di Brigata Michele Cittadella, comandante militare esercito Lombardia e il generale di Brigata aerea, Silvano Frigerio, rappresentante del comando di presidio dell’Aeronautica militare.
“Pur non essendo la sicurezza una materia di competenza regionale – ha spiegato Sorte in nota di Regione Lombardia – stiamo facendo di tutto per garantire spostamenti piu’ tranquilli agli otre 700.000 pendolari che, quotidianamente, si spostano sui nostri treni. E’ anche un giusto riconoscimento a chi, tutti i giorni, si prodiga a difesa della patria”.
Il protocollo permetterà quindi ai militari di viaggiare gratuitamente, in divisa e non, sia che siano in servizio e sia che non lo siano, con il preciso obbiettivo di renderli però in grado di intervenire in qualsiasi momento, quando ve ne fosse la necessità. Per fare un esempio, se un militare non in divisa e fuori servizio, così come accade per le forze dell’ordine, assiste ad un aggressione su un treno o in stazione, è autorizzato ad intervenire.
La firma dell’accordo, secondo Sorte, rafforza l’impegno dei militari “a Milano e in tutta la regione sono impegnati nell’operazione “strade sicure” 800 militari dell’esercito italiano – ha spiegato il Generale Cittadella – estendendo la possibilita’ di viaggiare gratuitamente anche a chi e’ in borghese, non da’ punti di riferimento a eventuali malintenzionati. Allo stesso tempo, i militari hanno la possibilita’ di intervenire piu’ rapidamente senza svelare la propria ubicazione e identita’”. Inoltre i militari potranno essere anche chiamati dal personale di bordo a dare supporto, perchè secondo la normativa i militari possono essere chiamati a operare come agenti di pubblica sicurezza laddove richiesto dalle Forze dell’Ordine.