Varedo, il Comune diventa proprietario di Villa Bagatti Valsecchi

18 gennaio 2017 | 09:39
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Varedo, il Comune diventa proprietario di Villa Bagatti Valsecchi

L’accordo è arrivato nei giorni scorsi. L’amministrazione riceverà in dono lo storico immobile dalla Fondazione “La Versiera”, facendosi carico del debito di sei milioni di euro.

L’ottocentesca Villa Bagatti Valsecchi diverrà molto presto proprietà del Comune di Varedo.

È di pochi giorni fa, infatti, l’accordo stipulato tra l’amministrazione guidata da Filippo Vergani e la fondazione “La Versiera 1718”, attuale proprietaria della storica dimora varedese.

Il patto tra le due parti, siglato di fronte a un notaio, stabilisce che la Fondazione donerà l’immobile al Comune. Quest’ultimo si farà totalmente carico del debito di sei milioni di euro ancora pendente tra la vecchia proprietà e “La Versiera 1718”.

Una scelta che peserà non poco nel Bilancio di Varedo. L’accordo appena trovato, però, sarebbe il capitolo finale dell’annosa questione della proprietà della villa.

Le magagne legali e amministrative che hanno caratterizzato la compravendita della residenza Bagatti (qui il nostro articolo), sono infatti balzate diverse volte, negli ultimi anni, agli onori della cronaca. Tutto ha inizio nel 2011 quando, attraverso un finanziamento di sei milioni di euro ricevuto su un conto corrente ipotecario garantito dal Comune, la Fondazione avvia le procedure di acquisto dell’immobile con la vecchia proprietà. Tuttavia, sarà la Corte dei Conti, solo due anni più tardi, a giudicare scorretta l’operazione, ingiungendo al Comune di prendere in carico la villa. Motivo: le modalità della compravendita avrebbero eluso il Patto di Stabilità.

Tutto bloccato. Fino a qualche giorno fa.

Per la definitiva conclusione della vicenda si dovrà aspettare la primavera, quando villa Bagatti Valsecchi sarà finalmente proprietà di Varedo.

Molto soddisfatto Matteo Figini, assessore agli affari legali che si dice “felice” perché “con questo atto la villa diventerà a tutti gli effetti patrimonio dei varedesi, ufficialmente e per sempre”.