K-Flex Roncello: l’azienda pronta a licenziare i lavoratori

Questo l’annuncio che la multinazionale ha fatto ieri al tavolo al Ministero per lo Sviluppo Economico. I lavoratori continuano con lo sciopero.
Dopo più di due settimane di presidio permanente i lavoratori della K-Flex di Roncello sono riusciti a ottenere una risposta dall’azienda. Una risposta negativa, purtroppo. La multinazionale ha infatti avviato le procedure di licenziamento collettivo per 187 dipendenti. Questo ciò che è emerso al tavolo del Ministero per lo Sviluppo Economico di Roma, dove ieri, mercoledì 8 febbraio, i rappresentanti dei lavoratori avrebbero dovuto incontrare i vertici della proprietà.
Ma i delegati dell’azienda non si sono presentati. Solo una lettera è giunta a Roma, contenente la conferma da parte dell’azienda di voler delocalizzare in Polonia. I motivi sarebbero le inadeguatezze della sede K-Flex di Roncello e i costi minori che si avrebbero producendo in Polonia. La sede italiana rimarrebbe solo un centro logistico e di supporto commerciale.
Il destino di 187 dei 250 lavoratori sembra quindi essere segnato. Se fino all’assemblea pubblica di sabato 4 febbraio si sperava ancora in una mediazione tra dipendenti e proprietà, grazie anche all’interessamento di varie autorità politiche, ora per i lavoratori sembra non esserci più via d’uscita. Ma il presidio continua e in molti si schierano dalla parte dei lavoratori. Il viceministro allo sviluppo economico Teresa Bellanova afferma: “L’azienda si sottrae al confronto e avvia contestualmente la procedura di licenziamento collettivo per 187 persone. Questo comportamento è inaccettabile in particolare quando ci sono in ballo la vita delle persone, posti di lavoro e quindi il destino di centinaia di famiglie. Richiamo la proprietà al senso di responsabilità non dimostrato in questa circostanza”.
I lavoratori chiedono il ritiro dei licenziamenti e un incontro con Assolombarda, altra grande assente al tavolo al Mise. Nel frattempo, la senatrice Lucrezia Ricchiuti del PD ha chiesto l’intervento immediato del Governo. (Qui il nostro articolo).
Foto archivio MbNews