
Al Pro – la squadra più “calda” del girone A – basta un acuto di Max Pesenti per ottenere tre punti d’oro in ottica salvezza.
Il Renate cade al “Garilli” dopo una vera e propria battaglia nel fango. Al Pro – la squadra più “calda” del girone A – basta un acuto di Max Pesenti per ottenere tre punti d’oro in ottica salvezza. Dopo un primo tempo soporifero, nei secondi 45′ la sfida si anima e diventa piacevole, nonostante un manto erboso del tutto impraticabile. Buona la reazione nerazzurra dopo il gol subito, ma un paio di interventi di Fumagalli hanno negato quello che, a conti fatti, sarebbe stato un giusto pareggio.
Il Renate ritrova mister Foschi dopo due turni di squalifica, ed il tecnico di Albano Laziale vara un Renate praticamente identico a quello vincente sul Racing, fatta eccezione per 2/11. Malgrati torna nel cuore della difesa assieme a Teso, Di Gennaro scala sulla corsia di destra al posto di Anghileri, riproposto nel trio offensivo al posto di Lavagnoli. Sul”out di sinistra invece, è Vannucci titolare per Schettino. Una sola assenza – per squalifica – in casa Pro Piacenza: con la defezione di Pugliese, è Girasole a far compagnia ad Aspas in mediana, con Rossini dal 1′ al posto dell’influenzato (ma comunque in panchina) Bazzoffia. Il modulo piacentino è 4-4-2.
Seppur con un ritardo di una decina di minuti rispetto agli altri campi, si gioca al “Garilli”. E sono i rossoneri emiliani a scattare meglio dai blocchi di partenza. Al 4′, sugli sviluppi di un cross dalla sinistra di Bianco, la sfera schizza sul piede di Pesenti che, in posizione regolare, centra clamorosamente il palo a tu per tu con Cincilla. Occasionissima Pro, che nei primi 15′ detta l’andatura con Aspas e Barba subito nel vivo del gioco. Proprio al quarto d’ora altra occasione per i locali, con Musetti che in velocità va via a Teso, prima di calciare in malo modo sul fondo. Intanto, col passare dei minuti, riprende a piovere copiosamente, con il terreno di gioco, reso se possibile ancora più pesante. Difficile proporre calcio, ma il Renate quanto meno mette la testa fuori dal guscio, facendosi vedere per la prima volta a ridosso della mezzora. Il destro in corsa di Pavan dai 30 metri inquadra lo specchio di porta, ma Fumagalli non si fa sorprendere e blocca a terra. Si procede a singhiozzo sino all’intervallo, anche se al 44′ ci sono vibranti proteste dei padroni di casa per un presunto mani in area di Teso sul cross di Barba. L’episodio dubbio fa calare il sipario su un primo tempo obiettivamente non indimenticabile.
Dopo un nuovo sopralluogo tra il direttore di gara e i due capitani, la gara ricomincia. All’11’ Marzeglia difende bene il pallone e lo cede a Napoli, che da 20 metri fa partire un gran destro che si stampa sul palo e termina la sua corsa sul fondo. Un legno a testa, ma stavolta è il Renate a mordersi le mani. Improvvisamente, il match sale di colpi, e nel giro di 1′ sono i due portieri a salire in cattedra. Prima Cincilla sulla sventola di Aspas dai 30 metri, quindi è Fumagalli a dire di no ad un altro velenoso destro dal limite di Napoli. In un buon momento per i brianzoli, ecco il vantaggio piacentino. La volata a sinistra di Musetti è perentoria, con l’ex Parma che irrompe in area e serve un pallone che Pesenti sulla riga di porta deve solo depositare in rete. Ora, per i nerazzurri si fa difficile. Per provare a raddrizzare la situazione, mister Foschi opta per la trazione anteriore, con Bizzotto dentro per Anghileri. Al 31′ però è l’undici di Pea a rischiare il raddoppio. Sugli sviluppi di un corner, Bini sovrasta tutti, ma il suo colpo di testa viene salvato sulla riga di porta da Scaccabarozzi. Non passa che un minuto, ed è ancora Fumagalli a dimostrare tutta la sua affidabilità sul destro secco di Bizzotto. Il Renate spinge, mette i rossoneri alle corde, colleziona corner e si gioca anche la carta Florian, nella speranza di trovare l’acuto che sistemi le cose. Negli ultimi minuti però, i rossoneri stringono i denti e limitano del tutto i rischi, incamerando un successo pesantissimo che avvicina la salvezza. Per le pantere è un k.o. amaro, ma che cambia poco o nulla in termini di classifica. Ora bisognerà subito resettare e ripartire, in vista del match di domenica prossima contro la Viterbese.
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TABELLINO
PRO PIACENZA – RENATE 1-0
PRO PIACENZA (4-4-2): Fumagalli; Calandra, Belotti, Bini, Bianco; Rossini (43′ st Sall), Girasole (29′ st Bazzoffia), Aspas, Barba; Musetti, Pesenti. A disposizione: Bertozzi, Sane, Martinez, Cardin, Gomis, Manganelli, Cassani, Pozzi. All. Pea
RENATE (4-3-3): Cincilla; Di Gennaro (36′ st Florian), Malgrati, Teso, Vannucci; Palma (5′ st Graziano), Pavan, Scaccabarozzi; Napoli, Marzeglia, Anghileri (26′ st Bizzotto). A disposizione: Merelli, Mora, Schettino, Lavagnoli, Dragoni, Mäkinen. All. Foschi
ARBITRO: Sig. Marini di Trieste (Sig. Moro di Schio – Sig. Zamparese di Bassano del Grappa)
RETE: 22′ st Pesenti
NOTE: Giornata fredda e piovosa, terreno di gioco al limite della praticabilità. Ammonito Teso (R). Calci d’angolo: 7-4 Renate. Recupero: 0′ pt + 3′ st. Spettatori: 400 circa.