Muggiò, vigili in borghese contro le deiezioni canine

28 febbraio 2017 | 05:43
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Muggiò, vigili in borghese contro le deiezioni canine

Il comandante Beccalli: “Tolleranza zero nei confronti dell’inciviltà”. Scattano le multe. In futuro potrebbe anche arrivare il riconoscimento del DNA.

“Tolleranza zero nei confronti dei proprietari di cani che non raccolgono le feci dei loro animali”. A dichiararlo è il Comandante della Polizia Locale di Muggiò, Marco Beccalli, estenuato dalle continue segnalazioni di deiezioni canine abbandonate su strade, marciapiedi e parchetti comunali.

Da oggi, lunedì 27 febbraio, il Comando di Palazzo Isimbardi dispiegherà i suoi agenti in borghese con l’obiettivo di setacciare le zone più sensibili della città e magari cogliere in flagranza i conduttori di cani incivili. Ad aspettarli ci saranno, infatti, multe salate che potranno arrivare fino a 150 euro.

I controlli saranno mirati e si concentreranno su via Manara, via Maroncelli, via Cinque Giornate e via Piave. “Questo è solo l’inizio – ha precisato Beccalli -. Abbiamo scelto di intervenire su queste zone sulla base delle segnalazioni e delle foto che abbiamo raccolto negli ultimi mesi. Ma non escludo interventi più estesi, che interessino tutta la città”.

Il Comandante non è però intenzionato a fermarsi ai metodi tradizionali di lotta all’inciviltà. “Oltre al classico pattugliamento – ci racconta Beccalli – siamo pronti a sfoderare le armi della scienza e del riconoscimento del DNA canino prelevandolo dalle feci. A breve contatteremo il comune di Malnate (Varese, ndr) che è stato il primo comune in Italia a utilizzare questo metodo e ci attrezzeremo. Così facendo, non solo sapremo con certezza chi sporca le nostre città, ma questi maleducati saranno costretti a pagare la sanzione e i costi del processo di riconoscimento”.

Il problema degli escrementi canini non raccolti si sta dunque aggravando in numerose città, contribuendo al degrado che spesso colpisce i comuni brianzoli. Solo alcune settimane fa, anche il sindaco di Bovisio, Giuliano Soldà inviava strali furenti nei confronti dei padroni di cani bovisiani minacciando multe fino a 500 euro (Qui l’articolo).