Spadea porta i “Dreaming Jeans” alla Design Week di Varese

15 febbraio 2017 | 00:41
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Spadea porta i “Dreaming Jeans” alla Design Week di Varese

Al via la raccolta di jeans. Gli indumenti da rendere immortali sono da portare in via Marzorati a Varese. Diventeranno opere d’arte.

E’ monzese l’artista che ha lanciato il progetto Dreaming Jeans. Roberto Spadea ritorna con i suoi Jean trasformati in opera d’arte. Questa volta lo fa a Varese ad aprile alla Design Week.

Ed è così che è partita la raccolta di jeans. Ogni indumento diventerà grazie alla tecnica del maestro una sorta di scultura. Perchè buttare, allora, dei jeans vecchi, logori e strappati? Perché non trasformarli in una scultura e renderli immortali?

È possibile portare i jeans usati all’entrata dell’hub sociale di via Marzorati a Varese. Non si tratta della solita raccolta di vestiario usato, ma di un progetto ben preciso. Spadea, artista astrattista, non è nuovo a questo tipo di iniziative tanto che i primi avvistamenti di installazioni di jeans trasformati in opere d’arte da ammirare risalgono al 2014. I primi esemplari sono comparsi davanti alla Villa Reale di Monza, ma l’idea è piaciuta e gli insoliti jeans sono partiti alla conquista dell’Italia e del mondo. Porto Cervo, Costa Smeralda, Porto Rotondo ma anche Manhattan hanno fatto da sfondo ai jeans di Spadea.

La tecnica – I pantaloni vengono trasformati in sculture e resi impermeabili, rigidi e duraturi. La tecnica di realizzazione usata da Spadea consiste nell’inserire all’interno della gamba del pantalone un tubo di cartone e della carta, quasi a voler dar loro vita. Le opere d’arte così create vengono poi sparse per tutta la città e appese su pali della luce quasi a ricordare delle bandiere.

I colori – Le parole d’ordine son due: colore e valore sociale. I jeans vengono infatti tinti con quattro colori diversi, i quattro colori emozionali. Rosso passione, giallo sole, verde primordiale e azzurro cielo. Ogni esemplare di jeans è unico ed ha un valore sociale: il pantalone anche se lavorato mantiene i tratti e le forme distintive di chi lo ha indossato. In questo modo tutti possono partecipare e regalare una parte di se’ all’arte. Proprio per questo ogni indumento verrà contrassegnato con il nome del proprietario che entrerà a far parte della Dreaming Jeans Map.

L’effetto suggestivo è inevitabile e sempre più persone vogliono prendere parte a questa iniziativa, complice la diffusione di fotografie sui social network.

Tutti possono partecipare al progetto Dreaming Jeans portando i pantaloni vecchi e usati da VitaminaC (dal lunedì al giovedì dalle 9 alle 19 e il venerdì dalle 9 alle 17) nelle taglie da 40 a 46 da adulto. L’invito è esteso a tutti!