Acsm Agam: approvato il bilancio consolidato. Risultato netto pari a 11,6 ml. di euro

Il Consiglio di Amministrazione di Acsm-Agam S.p.A. ha approvato il bilancio consolidato del Gruppo e il progetto di bilancio separato della Capogruppo.
Il Consiglio di Amministrazione di Acsm-Agam S.p.A. ha approvato il bilancio consolidato del Gruppo e il progetto di bilancio separato della Capogruppo per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2016.
L’ammontare complessivo dei ricavi delle vendite consolidate del 2016 risulta pari a 204,8 milioni di Euro, in flessione rispetto all’esercizio precedente (217,4 milioni di Euro nel 2015) per effetto principalmente della riduzione dei prezzi e della riduzione dei volumi di vendita gas e dei prezzi dell’energia elettrica prodotta dagli impianti di cogenerazione e termovalorizzazione. Tale andamento è stato in parte attenuato dall’incremento delle vendite correlato allo sviluppo clienti energia elettrica e dal contribuito positivo delle business unit Ambiente e Reti Gas e Idriche.
Sul fronte costi, quelli riferiti al personale risultano pari a 19,2 milioni di Euro, in flessione rispetto a quanto registrato nel 2015 (19,4 milioni di Euro). Nel mese di maggio, è avvenuta l’uscita di 34 dipendenti in seguito al trasferimento ad altro operatore delle concessioni di Como e San Fermo della Battaglia. Gli altri costi operativi del 2016 risultano pari a 142,4 milioni di Euro, in flessione rispetto al 2015 (157,8 milioni di Euro) grazie in particolare ai minori costi per acquisto di materie prime per riduzione prezzi e volumi delle commodities e, inoltre, grazie ai risultati del progetto di efficientamento, avviato nel 2015.
La gestione operativa consolidata del 2016 evidenzia un Margine Operativo Lordo ante partite non ricorrenti pari a 43,2 milioni di Euro, in incremento rispetto al 2015 (40,1 milioni di Euro), in conseguenza principalmente dell’incremento registrato nella business unit Vendita gas ed Energia elettrica grazie allo sviluppo commerciale per l’Energia Elettrica e a ottimizzazioni di portafoglio e di prezzo per il Gas. In miglioramento rispetto al 2015 anche il margine della business unit Ambiente legato ai maggiori quantitativi di rifiuti smaltiti che hanno più che compensato gli impatti della flessione dei prezzi di cessione dell’energia elettrica.
In riduzione il margine della business unit Reti Gas: la plusvalenza correlata al riscatto di assets di una concessione ha compensato solo in parte il citato trasferimento ad altro operatore delle concessioni di Como e San Fermo della Battaglia.
Il margine della business unit Teleriscaldamento e Cogenerazione risulta in riduzione rispetto al 2015: in calo i quantitativi di energia elettrica venduta in conseguenza del perdurare della flessione dei prezzi di cessione, che comporta minimizzazione della produzione, e dell’esito negativo della sentenza sui certificati verdi. In crescita i quantitativi di energia termica venduta. In lieve flessione anche il margine operativo lordo della Gestione calore.
Nel 2016 si rilevano partite non ricorrenti negative per 1,6 milioni di Euro di cui: 0,2 milioni di Euro per conguagli relativi a precedenti esercizi derivanti dai meccanismi perequativi nelle Reti gas applicati dalla CSEA – Cassa per i servizi energetici e ambientali (ex CCSE –Cassa conguaglio per il settore elettrico); 0,7 milioni di Euro riferiti alla chiusura di partite relative ad esercizi precedenti e ad accantonamenti, conseguenti alla sentenza del Consiglio di Stato in merito al minor riconoscimento di certificati verdi da parte del GSE rispetto a quanto atteso dalla Società per l’impianto denominato Monza Nord, 0,5 milioni di Euro relativi al costo del personale (principalmente per rideterminazione di contributi, riferiti ad anni precedenti, da versare al fondo previdenziale privato Pegaso) e 0,2 milioni di Euro riferiti a varie poste minori. Nel 2015 si erano rilevate, viceversa, partite non ricorrenti positive per complessivi 3,9 milioni di Euro.
Gli ammortamenti riferiti a immobilizzazioni materiali e immateriali, nell’esercizio 2016, risultano complessivamente pari a 20,7 milioni di Euro (19,6 milioni di Euro nel 2015). L’incremento è attribuibile principalmente alla revisione della stima delle aliquote al fine di rendere congrui i VNC (Valori netti Contabili) delle singole concessioni con i VIR (Valore di Riscatto) definiti e/o attesi con le stazioni appaltanti. Nel 2016 è stato effettuato un accantonamento al fondo svalutazione crediti pari a 3,0 milioni di Euro in flessione rispetto al 2015 (3,5 milioni di Euro) anche per effetto del miglioramento della situazione del credito. Il Margine Operativo Netto si attesta, pertanto, a 17,5 milioni di Euro, in flessione rispetto al valore riferito al 2015 che ammontava a 20,6 milioni di Euro ma che comprendeva partite positive non ricorrenti per 3,9 milioni di euro. Il margine operativo netto al 31 dicembre 2016 risulterebbe in aumento del 5% circa rispetto al 2015, pur considerando le partite negative non ricorrenti del 2016.
Il risultato della gestione finanziaria ordinaria è pari a -0,8 milioni di Euro, in miglioramento rispetto al 2015 (-1,1 milioni di Euro), per effetto della riduzione dell’indebitamento finanziario netto medio e della riduzione del costo del denaro. Nel 2016, tra i proventi finanziari, è presente la valutazione della partecipata slovena Mestni Plinovodi d.o.o. pari a 0,8 milioni di Euro, precedentemente classificata nelle attività destinate alla vendita (0,5 milioni di Euro la valutazione del 2015 esposta nel conto economico rideterminato). Considerando anche tali proventi il risultato della gestione finanziaria netta 2016 è negativo e pari a 18 migliaia Euro, in miglioramento verso il 2015 rideterminato, negativo e pari a 596 migliaia di Euro.
Le imposte riferite all’esercizio 2016 sono pari a 5,9 milioni di Euro. L’incidenza del carico fiscale effettivo è pari al 33,6% ossia in leggero aumento rispetto al 2015 (il tax ratio era pari al 30,04%); il carico fiscale è spiegato per il 7,12% dall’aliquota effettiva IRAP e per il restante 26,46% dall’aliquota effettiva IRES. Il Risultato Netto ammonta a 11,6 milioni di Euro (13,9 milioni di Euro nel 2015). Al netto delle poste non ricorrenti sopraccitate registrate nel 2015 e della relativa fiscalità, il Risultato Netto del Gruppo del 2016 risulterebbe in lieve incremento rispetto al 2015 (+3%). Il Risultato Netto del Gruppo dell’esercizio 2016, al netto della quota di utile degli azionisti di minoranza, risulta positivo e pari a 10,7 milioni di Euro (12,5 milioni di Euro nel 2015).
Il capitale immobilizzato al 31 dicembre 2016 ammonta a 241,5 milioni di Euro. Gli incrementi per investimenti materiali e immateriali realizzati nel 2016, al lordo delle dismissioni, ammontano complessivamente a 15,3 milioni di Euro. Gli ammortamenti complessivi sono pari a 20,7 milioni di Euro. Nel corso del 2016, come già citato, la partecipazione nella società slovena è stata riclassificata nel capitale immobilizzato, alla voce “partecipazioni e altre attività finanziarie”. Il capitale circolante netto è di 37,6 milioni di Euro, in significativo miglioramento rispetto al saldo del 31 dicembre 2015 riconducibile principalmente alla riduzione dei crediti correlata alla citata flessione dei ricavi e all’ottimizzazione della gestione crediti conseguente alla policy adottata già a partire dal 2015. Al 31 dicembre 2016 l’indebitamento finanziario netto risulta essere di 98,1 milioni di Euro in significativo miglioramento (23,8 milioni di Euro) rispetto al 31 dicembre 2015, grazie principalmente all’ottimizzazione del capitale circolante e al consolidarsi dei risultati del Gruppo con conseguente progressivo incremento del patrimonio netto. In miglioramento anche il rapporto tra indebitamento finanziario netto e patrimonio netto (leverage) che al 31 dicembre 2016 è pari a 0,54 (0,70 il rapporto riferito al 31 dicembre 2015).
In conclusione, le prospettive economiche per l’esercizio 2017 preannunciano il raggiungimento di risultati operativi per il Gruppo, non considerando le partite non ricorrenti, positivi e in linea, a parità di perimetro, rispetto a quelli del 2016 che hanno beneficiato della gestione delle concessioni di Como e di S. Fermo della Battaglia fino al 30 aprile e della plusvalenza realizzata sul riscatto degli assets relativa ad una concessione.
L’Amministratore Delegato, Paolo Soldani, ha commentato: “Anche nel 2016 il Gruppo ha registrato risultati positivi e in miglioramento rispetto all’anno precedente in condizioni normalizzate. Molto positivo anche l’ulteriore rafforzamento a livello di indebitamento finanziario che, con un leverage pari a 0,54, pone il Gruppo tra le migliori utilities quotate.” L’Assemblea dei Soci è convocata per il prossimo 27 aprile presso la sede legale in via A. Canova 3, Monza (28 aprile, stesso luogo in seconda convocazione). L’Assemblea sarà convocata anche in seduta straordinaria per deliberare le modifiche statutarie. Il Consiglio di Amministrazione proporrà all’Assemblea dei soci di distribuire un dividendo lordo pari a Euro 0,05 che verrà messo in pagamento il 24 maggio 2017 (data stacco cedola, numero 17, il 22 maggio 2017 e record date 23 maggio 2017), secondo il calendario di Borsa.