Bovisio, sui lavori in via Zari è già polemica. Su Facebook M5S attacca

15 marzo 2017 | 02:22
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Bovisio, sui lavori in via Zari è già polemica. Su Facebook M5S attacca

Il consigliere Pedata accusa: “False promesse. Troppo cemento, modificare il progetto. E il debito con i vecchi proprietari?”. Soldà: “Confuso e impreparato”.

Sono passate solo poco più di 72 ore dall’inizio dei lavori di preparazione al cantiere dell’area tra le vie Zari e Marangoni, ma a Bovisio è già tempo di scontri politici sulla questione.

A dare fuoco alle polveri della polemica è stato il consigliere M5S Stefano Pedata (nella foto a destra), che attraverso il suo profilo Facebook stefano pedata candidato movimento 5 stelle bovisio masciagoha attaccato senza remore l’amministrazione PD guidata dal sindaco Giuliano Soldà. “Fantastico – scrive ironico il grillino sul social network – è proprio quello di cui Bovisio Masciago ha bisogno: palazzine, palazzine, solo palazzine. Il Comune vuole far edificare i palazzi del lotto A senza pensare di apportare nessuna modifica alle cubature del progetto di edilizia privata”.

Poi Pedata parte alla carica accusando Soldà e le liste affiliate al PD bovisiano di aver fatto false promesse in campagna elettorale: “Meno male che questa giunta era per il «consumo di suolo zero». Adesso però va bene che Bovisio finisca di essere cementificata, avendo magicamente scoperto solo di recente un bilancio disastroso in rosso di 3.5 milioni di euro”.

Ma gli strali del consigliere pentastellato non si fermano qui. Riferendosi alle tasse arretrate (qui il nostro articolo) che l’immobiliare Bovisio Centro, ex proprietaria dell’area di via Zari, deve al Comune, Pedata lancia una provocazione alla sua platea cybernetica: “Tranquilli, il debito continuerà a essere pagato da chi fino ad oggi ha sempre pagato. I cittadini li hanno votati, complimenti”.

Non ci sta il sindaco Giuliano Soldà (nella foto a sinistra). Occhi al cielo e braccia allargate in segno di sconforto ad ogni parola letta dal piccolo plico che il primo cittadino ha creato per raccogliere e smontare le accuse del consigliere.

“Il consigliere Pedata non ha le basi del diritto amministrativo e urbanistico – ha dichiarato Soldà ai microfoni di MBNews – . Non basta lanciare slogan per aizzare la polemica. Certe questioni richiedono una certa preparazione”.

Sui tre temi sollevati dal grillino, Soldà ribatte colpo su colpo: “Siamo di fronte a un’area che deve essere completata da 37 anni! Finalmente, dopo le note peripezie giudiziarie, è arrivato un nuovo proprietario serio disposto a portare a termine i lavori. È chiaro che, come ben sa Pedata, la convenzione siglata nel 2007 con la vecchia proprietà è ancora valida. Dunque il progetto rimane lo stesso e non ci sono margini per modificarlo, perché i diritti urbanistici sono già tutti acquisiti. La nuova immobiliare si attiene quindi ai piani stabiliti anni fa”.

Poi il borgomastro affronta il capitolo economico: “Anche su questo punto è stata fatta tanta confusione. Il buco di 3.5 milioni nel bilancio non ha nulla a che vedere con la vicenda. Il disavanzo infatti è sulla spesa corrente (cioè sulle entrate e sulle uscite del comune, ndr), non sugli investimenti. Per quanto riguarda i soldi da recuperare dall’immobiliare Bovisio Centro si esprimerà il tribunale amministrativo regionale (TAR).

Infine Soldà commenta l’accusa di false promesse: “Quello slogan non va legato a qu
ello che era stato deciso di fare da più di trent’anni, ma su nuovi progetti. Infatti il progetto di via Zari/Maringoni è di anni e anni fa: c’è una convezione e va rispettata”.