K-Flex: scontri tra lavoratori e forze dell’ordine. Operaio all’ospedale

28 marzo 2017 | 15:17
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K-Flex: scontri tra lavoratori e forze dell’ordine. Operaio all’ospedale

C’è il video. Carabinieri in assetto antisommossa da una parte. Ex dipendenti K-Flex dall’altra. Un lavoratore cade, prende un forte colpo alla schiena e finisce in ospedale.

Al 64esimo giorno di presidio momenti di altissima tensione davanti ai cancelli della K-Flex, l’azienda roncellese che ha licenziato 187 dei 243 lavoratori. Stamattina gli operai volevano impedire l’accesso in fabbrica ad alcuni loro colleghi, tra i pochi a non aver perso il posto di lavoro: si è scatenato un corpo a corpo tra carabinieri, in assetto antisommossa, e tute blu. Un lavoratore è caduto a terra, colpito da un malore: è arrivata l’ambulanza, che lo ha portato al pronto soccorso di Vimercate.

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L’uomo ha 40 anni ed è di origine egiziana. E’ stato portato in ospedale alle 10 di stamattina: già verso mezzogiorno il lavoratore stava bene ed ha ottenuto il permesso di tornare a casa.

In un comunicato stampa la K-Flex commenta ciò che è avvenuto ieri con queste parole: “Quanto avvenuto ieri, all’ingresso della sede di Roncello, è un grave atto lesivo della libertà delle persone, che rende ancor più difficile la trattativa sindacale in corso e che va esclusivamente a danno dei lavoratori.” I vertici aziendali sottolineano inoltre il fatto di non essersi mai sottratti ai vari incontri con i lavoratori, per creare un dialogo. Se dovessero verificarsi altri episodi di violenza non esiteranno a chiamare le Forze dell’ordine.

Gli ex dipendenti K-flex sono ora in mobilità, fino a che il licenziamento diventerà effettivo. Continuano però il presidio e la loro lotta, dopo due mesi senza busta paga. Chiedono un ulteriore incontro al Ministero dello sviluppo economico a Roma, che sarebbe ormai il quarto. Hanno anche cercato la solidarietà del Pontefice, in occasione della visita a Monza: una delegazione della K-Flex era infatti in prima fila durante la messa nel parco.

Amedeo Spinelli, il fondatore dell’azienda specializzata in isolanti, non ha più rilasciato dichiarazioni ai lavoratori, portando avanti le procedure di licenziamento.