Lega Pro: Renate sconfigge Arezzo e si regala 3 punti da sballo!

Al “Città di Meda” il Renate ospita la terza forza del girone A di Lega Pro, quell’Arezzo che nel match d’andata si impose per 3-1 e che destò un’ottima impressione.
Al “Città di Meda” il Renate ospita la terza forza del girone A di Lega Pro, quell’Arezzo che nel match d’andata si impose per 3-1 e che destò un’ottima impressione. Amaranto reduci dal successo di misura nel derby contro il Livorno (eurogol di Moscardelli), pantere nerazzurre salvate da Scaccabarozzi sul campo del Pontedera. Per una sfida così delicata, mister Foschi opta per il ritorno di capitan Malgrati nel cuore della difesa, al posto di un Di Gennaro colpito in settimana da un lutto familiare. A centrocampo si registra il ritorno delle mezzali Palma e Scaccabarozzi, mentre davanti, con il recupero al 100% di Napoli, a rifiatare è Marzeglia. Terza gara consecutiva da titolare per Florian. Sul fronte aretino, mister Sottili deve fare i conti con la squalifica di Sabatino (Masciangelo al suo posto) e con i forfait di Demba e soprattutto Grossi. Confermato il modulo vincente contro il Livorno, anche se Corradi si piazza alle spalle del tandem Polidori-Moscardelli, con il compito di bloccare sul nascere l’iniziativa di Pavan.
Più Arezzo che Renate. Quanto meno nei primi 10′, dove gli amaranto cercano di prendere in mano le redini del gioco con Moscardelli subito molto coinvolto. Al 9′, da una sua giocata sulla linea di fondo, la sfera arriva sul sinistro di Corradi, la cui conclusione viene bloccata in due tempi da Cincilla. Sul capovolgimento di fronte, ottimo break di Palma, scarico sulla corsia per Napoli e cross basso di prima intenzione al centro, dove Florian anticipa Barison, mandando però sul fondo. Cresciendo rossiniano quello dei nerazzurri, che controllano la mediana con Palma e Scaccabarozzi molto efficienti in entrambe le fase. Al 18′, Lavagnoli elude la trappola del fuorigioco, entra in area e da posizione defilata cerca Florian, che si fa murare la conclusione da Solini. Stessa sorte, poco dopo, per Napoli, che va in percussione centrale e scaglia un potente sinistro che Muscat devia in angolo. Insomma, è un Renate che fa le prove generali di un gol che si manifesta al 29′. Tutto nasce da una palla persa di Muscat recuperata da Lavagnoli, che premia l’inserimento di Palma, altruista nel servire Scaccabarozzi. Il vice capitano, di prima intenzione apre il piatto e spedisce la sfera nel sette, con Borra del tutto incolpevole. Colpito a freddo, l’Arezzo fatica a reagire e si fa vedere solo al 38′, quando Polidori, da favorevole posizione calcia in maniera debole, favorendo l’intervento di Cincilla. E’ tuttavia la squadra di Foschi a farsi preferire – al di là del vantaggio – e a sfiorare il raddoppio al 42′. Grande azione personale di Lavagnoli, che si sciroppa 40 metri di campi, prima di vedere il suo destro a giro respinto da Borra. E’ l’ultima emozione di un primo tempo piacevole, caratterizzato da un Renate in palla e convincente sotto tutti i punti di vista.
Al rientro in campo, l’Arezzo si presenta subito con un’occasionissima. Alla prima vera fiammata di Yamga, la difesa collassa sul fondo ma non riesce a coprire la zona di Polidori, che con il destro sfiora il palo alla destra di Cincilla. Come era facilmente intuibile, i ritmi (elevatissimi) del primo tempo non sono duplicabili, e allora Sottili dà brio alla propria squadra, gettando nella mischia due sterni pericolosi come Bearzotti e Arcidiacono. Al 17′ però, sono i padroni di casa a sfiorare il 2-0, con Palma che da posizione quasi impossibile centra il palo. La replica aretina arriva al minuto 21: Bearzotti bypassa Anghileri con un sombrero e regala un cioccolatino per Moscardelli, che si fa ribattere il sinistro da un attento Cincilla. Ora l’Arezzo è arrembante, con Bearzotti che al 25′ strozza troppo il destro (palla sul fondo) e Polidori che un minuto dopo cerca l’eurogol dalla distanza, mancando lo specchio di porta per una manciata di centimetri. I nerazzurri non riescono più ad alzare il baricentro, e allora anche mister Foschio fa leva su forze fresche dalla panchina. Mora prende il posto di Florian – con Napoli da falso nueve – mentre Graziano porta energia in mediana al posto di un eccellente Palma. In casa amaranto, le gioca proprio tutte Sottili, che leva Barison per l’eterno Erpen. La spinta aretina però non è più fluida come nella parte centrale della seconda frazione, la retroguardia brianzola rifiata, supportata da un centrocampo pimpante nonostante la stanchezza accumulata. C’è da fare la guerra fino al triplice fischio, Foschi lo sa e getta nella mischia Marzeglia, nella speranza di tenere più alto l’undici. La mossa ha i suoi effetti, perchè il Renate non soffre più, stringe i denti fino al 93′ e porta a casa la vittoria più significativa dell’intero campionato.
Fonte: A.C. Renate