Attualità

Lissone, 100mila euro per 62 telecamere contro emergenza rifiuti e più sicurezza

L'amministrazione provvederà all’implementazione e la parziale sostituzione del sistema di Videosorveglianza esistente sul territorio della città. L'assessore Beretta ci spiega nei dettagli le novità.

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Più controllo e maggiore sicurezza, queste le volontà dell’amministrazione di Lissone, che, dopo il consiglio comunale 22 febbraio 2017, ha dediso di approvare l’implementazione e la parziale sostituzione del sistema di Videosorveglianza esistente sul territorio. telecamere a lissoneI lavori prevedono l’installazione di nuovi punti di videosorveglianza, l’implementazione del software di gestione, l’acquisto di telecamere mobili e Body.La spesa complessiva massima, oggetto di successiva gara ad evidenzia pubblica, sarà di € 64.465,90, oltre IVA di € 14.182,50 per un totale di € 78.648,40. L’importo a carico dell’amministrazione sarà però decurtato dell’80% grazie al finanziamento della Regione, per un’investimento quindi di  € 28.648,40.

Proprio su questa implementazione, l’assessore Roberto Beretta ci ha rilasciato un’intervista (potete trovare il video qui sotto) in cui ci ha spiegato nei dettagli i lavori:”Installeremo 62 telecamere nei punti più importanti della città, scuole, giardini, piazze e enti pubblici saranno sovergliati per garantire massima sicurezza ai nostri cittadini”.
roberto beretta assessore lissone
62 telecamere di ultimissima generazione come spiega l’assessore:”6 saranno di ultima generazione, piazzate alle porte della città, in grado grazie al rilevatore automatico delle targhe di capire se un’auto, ad esempio, sia rubata o inserita nella blacklist delle forze dell’ordine. Altre 6 saranno delle Bodycam, ovvero microcamere inserite all’interno della divisa degli agenti per monitorare ogni situazione che vivono durante la pattuglia”.

Le telecamere saranno utili anche a porre rimedio all’emergenza rifiuti che sta vivendo Lissone dopo l’introduzione della nuova raccolta differenziata:”Avremo due telecamere mobili, per posizionarle nelle zone della città in cui ci sarà bisogno, ad esempio dove vengono abbandonati i rifiuti in maniera impropria o dove vi sono discariche abusive, in modo tale da individuare i trasgressori”.

Infine una risposta anche ai più scettici e a chi teme che la città si trasformi in un grande fratello:”Tutto questo è per far sicurezza non per trasformare la città in un grande fratello, sarà fatto nel rispetto della privacy e delle leggi, i cittadini dunque saranno solo più sicuri e tranquilli”.

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