Monza, drug test per i politici: il centro sinistra dice no

Giovedì sera in aula discussa la mozione della Lega per introdurre l’esame per consiglieri, assessori e sindaco. Voto contrario della maggioranza.
Niente drug test per i consiglieri comunali. Era ferma in un cassetto dalla scorsa estate la mozione presentata da Alberto Mariani della Lega che vorrebbe introdurre per tutti gli amministratori comunali, a partire dl sindaco, l’esame sull’uso di droghe. Giovedì sera il documento è stato discusso in aula e, al termine di un’oretta di polemiche tirate, la maggioranza di centro sinistra ha bocciato la mozione.
“Visto il ruolo che abbiamo in quest’aula – ha spiegato l’esponente del Carroccio -, abbiamo il compito di dare un esempio. Con questo test potremmo dimostrare chiaramente che nessuno di noi fa uso di queste sostanze stupefacenti e che le nostre decisioni sono prese a mente lucida e che sappiamo quelli che facciamo”. E ancora: “Il primo a farlo dovrebbe essere il sindaco e io sarò il secondo”.
L’idea però non ha suscitato entusiasmo fra i banchi della maggioranza. Anzi da più parti è arrivata secca l’accusa di volere solo provocare. Su questa lunghezza d’ora si è espresso Basiglio Pugliese, consigliere del Pd. “Assomiglia a una provocazione – ha commentato -, ma si tratta comunque di una proposta da prendere molto seriamente. Sottolineo che i test potrebbero essere alterati da farmaci che uno assume per altri motivi. E’ un punto sul quale vale la pena soffermarsi. Esistono infatti anti infiammatori a base di oppiacei e tranquillanti a base di metadone”.
Fra le fila del centro sinistra c’è anche chi si è astenuto. E’ il caso di Marco Lamperti, consigliere comunale. “Sono il primo a dire che se si svolge una funzione come la nostra bisogna essere assolutamente lucidi – ha dichiarato -. Il test lo farei anche, se si trattasse di dimostrare qualche cosa agli elettori, ma il problema è che non capisco a cosa possa portare questo tipo di voto”. Alla (presunta) provocazione della Lega ha risposto Vincenzo Traina dell’Italia dei Valori con una contro proposta: “Va bene il test anti droga – ha spiegato -, ma a questo punto introdurrei anche un test sulla cultura generale o la prova del palloncino per vedere se uno ha bevuto troppo”.