Monza, Legambiente contro il muro anti esondazione del Lambro

31 marzo 2017 | 07:00
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Monza, Legambiente contro il muro anti esondazione del Lambro

La protezione realizzata nella zona delle Grazie vecchie è stata giudicata troppo alta e dannosa per la fauna locale

No al muro anti esondazione realizzato lungo il Lambro. Legambiente Monza punta il dito contro l’intervento di messa in sicurezza idraulica in corso da alcuni giorni nella zona delle Grazie Vecchie, uno dei punti più critici in caso di piena del fiume. L’intervento in fase di realizzazione ha previsto la costruzione, a 3 metri dal bordo del fiume, di un muro in cemento armato alto 1,5 metri e lungo 90 metri; questo ha comportato l’abbattimento di diversi alberi d’alto fusto, la riduzione del sottobosco e provocherà l’isolamento dell’area boscata dal resto del fiume e delle sue sponde.

Tuttavia, ha sottolineato Atos Scandellari, responsabile di Legambiente,  “questo ha comportato l’abbattimento di diversi alberi d’alto fusto, la riduzione del sottobosco e provocherà l’isolamento dell’area boscata dal resto del fiume e delle sue sponde”. Alberi che costituivano uno spazio boscato molto importante per le sua valenza ambientale e naturalistica e che la presenza del muro rischia di strozzare impedendo alla fauna locale la migrazione dal corso d’acqua alla zona rifugio posta logo la sponda.

L’operazione ha provocato disappunto fra le fila degli ambientalisti monzesi. “Per la messa in sicurezza del quartiere di San Gerardo – ha aggiunto Scandellari – sarebbe stato sufficiente realizzare, lungo l’affaccio dell’area su via Santuario delle Grazie Vecchie, un muretto ed un cancello a tenuta; intervento di sicuro minor impatto e costo”.