Monza, incontro in Prefettura su via Asiago. Passa la mozione

16 marzo 2017 | 00:44
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Monza, incontro in Prefettura su via Asiago. Passa la mozione

La richiesta accolta dal consiglio comunale impegna la giunta a farsi promotrice di un “tavolo tecnico” con il Prefetto Vilasi.

Un incontro con la Prefettura di Monza e della Brianza per fare il punto della situazione sulla questione migranti ospiti in via Asiago. Questa la richiesta accolta dal consiglio comunale che impegna la giunta guidata da Roberto Scanagatti a farsi promotrice di un “tavolo tecnico” con il Prefetto Vilasi.

La mozione, presentata dal consigliere della Lega Nord Alberto Mariani, è stata approvata all’unanimità dell’aula (22 voti favorevoli su 22). “All’incontro, oltre al sindaco e al Prefetto, auspichiamo la presenza di un rappresentante della maggioranza e di uno della minoranza e, naturalmente, un portavoce dei residenti di via Asiago” si legge nel testo di Mariani.

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Nonostante il numero di ospiti sia sceso dai 120 della scorsa estate a 80, il malcontento fra i residenti comunque non accenna affatto a diminuire e a far discutere il parlamentino cittadino. Nel novembre scorso l’assise del palazzo di piazza Trento e Trieste era stata ancora sede di tensioni. Marco Sala, capogruppo del Partito democratico, aveva infatti presentato una mozione per spingere la giunta di Roberto Scanagatti a impegnarsi in prima persona con Prefettura e Regione Lombardia. Dopo settimane di polemiche e critiche per l’atteggiamento troppo attendista, il Pd ha preso posizione sulla spinosa questione che sta tenendo banco dalla scorsa estate presentando una sua mozione. “L’obiettivo  – ha spiegato Sala – è di fare in modo che la giunta compia una duplice azione. La prima nei confronti della Prefettura affinché si renda conto della situazione di difficoltà in cui si trovano molte famiglie. La seconda invece dovrà essere indirizzata verso il Pirellone affinché venga trovato uno spazio per dare ospitalità ai profughi all’interno del vecchio ospedale San Gerardo”.

simona bordonali assessore regione lombardiaA questa richiesta la riposta è giunta ieri proprio da Regione Lombardia che ha detto no all’utilizzo del vecchio ospedale San Gerardo come centro accoglienza profughi. Era nell’aria che la vicenda iniziata nei mesi scorsi in consiglio comunale finisse così. Il Pirellone ha tuttavia ufficializzato la sua posizione al riguardo con una nota inviata all’amministrazione comunale e presentata lunedì sera durante la fase iniziale dei lavori del Consiglio. L’assessore regionale alle Protezione civile, Simona Bordonali, ha spiegato che “sulla base delle informazioni acquisite, non è possibile l’utilizzo della struttura dell’ospedale vecchio per l’accoglienza migranti”. Due i motivi principali. Primo: gli edifici del vecchio nosocomio sono messi male e avrebbero bisogno di un profondo intervento di manutenzione. Secondo: gli immobili sono oggetti di procedura di alienazione per finanziare in quota parte la ristrutturazione del nuovo San Gerardo.

Nei giorni scorsi, poi, la Prefettura di Monza e della Brianza, su richiesta del Ministero dell’Interno – Dipartimento per le libertà civili e l’Immigrazione – in relazione al perdurante straordinario afflusso di cittadini stranieri che interessa l’intero territorio nazionale, ha indetto una procedura di gara per l’individuazione di strutture idonee ad accogliere i cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale. La procedura aperta è finalizzata alla conclusione di un accordo quadro-convenzione per l’affidamento del servizio di accoglienza di cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale dal 1 giugno 2017 fino al 31 dicembre 2017. Importo complessivo dell’appalto: 16.897.440 euro