Neopatentati, i tre trucchi di sempre per non sembrare troppo… imbranati!

20 marzo 2017 | 04:03
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Neopatentati, i tre trucchi di sempre per non sembrare troppo… imbranati!

Tre consigli per evitare di sembrare più neopatentati di quello che si è realmente…

Cosa desidera più di tutto un diciottenne? La risposta è semplice ed immediata: la patente.

Il tanto atteso tesserino rosa è infatti il sogno di chiunque abbia appena raggiunto la maggiore età. Non importa quanto tempo ci si metta ad ottenerla, l’importante è averla e magari essere la prima rondine a spiccare il volo.

Sì, perchè patente vuol dire libertà. Uscire quando e dove si vuole, portare in giro gli amici il sabato sera, andare a prendere la ragazza sotto casa e parcheggiare davanti a scuola la propria auto come fosse un trofeo. Non tanto per l’autovettura in sè, ma perchè ce la si è portata con le proprie mani fino a lì.

Eppure, ogni neopatentato di adesso e del passato, che sta leggendo in questo momento queste righe, sa che non è sempre tutto rose e fiori. Insicurezze ed errori sono dietro l’angolo e ci sono passati anche quelli che adesso sono i piloti più esperti.

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Ecco quindi tre trucchi per sembrare meno imbranati alla guida di quello che si è:

  1. Non far spegnere la macchina. A tutti è successo almeno una volta, anche a chi lo nega. Bisogna infatti far attenzione a rilasciare lentamente la frizione e dosare contemporaneamente l’acceleratore. Solo raggiungendo quello che si chiama “punto di stacco” della frizione la macchina partirà senza spegnersi. E senza singhiozzare.
  2. Cambiare le marce. Tirare le marce oltre il limite piace molto ai neopatentati che si sentono così dei veri autisti di guida sportiva. In realtà portare il tachimetro ad un numero di giri del motore troppo elevato non fa bene alla macchina e fa preoccupare non pochi chi vista seduto di fianco. Cambiare marcia è quindi consigliabile, se si vuole evitare di restare a piedi.
  3. Imparare a parcheggiare. Il nemico numero uno per chiunque debba ancora fare l’esame e per chiunque l’abbia già superato è il parcheggio a “S”. Avete presente quando dovete parcheggiar in uno spazio parallelo abbastanza stretto tra due macchine, ma siete con amici pronti a prendervi in giro e dietro di voi c’è una fila di automobilisti pronti a suonare il clacson? La teoria è semplice: metti la freccia sul lato dello stallo ed accosta parallelamente all’auto parcheggiata davanti al posto che si intende occupare; la “coda” della tua auto deve essere in linea con l’auto parallela; inserisci la retromarcia e gira il volante; prosegui in retromarcia all’interno del parcheggio fino a quando il mezzo non sarà a 45 gradi rispetto a quella davanti; ora si gira il volante verso sinistra (di due giri), in modo da riallineare le ruote; si continua a retrocedere con calma, avvicinandosi il più possibile al marciapiede e controllando lo specchietto destro, quando il bordo del marciapiede è a metà dello specchietto, è il momento di sterzare completamente il volante verso sinistra; infine si continua a retrocedere fino ad avvicinarti alla macchina parcheggiata dietro. La pratica, a volte però, è ancora più facile: lascia stare quel parcheggio e cercane uno più largo che non ti faccia sembrare un neopatentato imbranato agli occhi dei tuoi amici.premium-autoscuola-rossi-B (1)

A parte scherzi, guidare non è semplice e la prudenza non è mai troppa. Attenzione quindi a non fare i leoni al volante, sopratutto se si è alle prime armi…