Nova, è bufera sui rifugiati. FI: “Fanno accattonaggio”. Longoni: “Non sono loro”

10 marzo 2017 | 09:35
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Nova, è bufera sui rifugiati. FI: “Fanno accattonaggio”. Longoni: “Non sono loro”

Il consigliere di Forza Italia accusa l’Amministrazione di non monitorare le attività dei richiedenti asilo. Il sindaco Longoni smentisce

Richiedenti asilo ancora nel mirino del centro-destra. Questa volta la protesta investe i rifugiati ospitati a Nova Milanese rei, secondo chi li accusa, di essere dediti all’accattonaggio piuttosto che ai lavori pubblici, per i quali hanno dato la loro disponibilità alla città.

Gli attacchi arrivano dal consigliere novese di Forza Italia, Andrea Romano (nella foto a destra)romano, che durante l’ultimo consiglio comunale del 7 marzo non solo ha descritto i 14 profughi ospitati in via Piave come dei nullafacenti, ma ha anche puntato il dito contro l’Amministrazione Longoni, colpevole di «non aver monitorato con sufficiente attenzione le attività dei richiedenti asilo».

Se integrazione vuol dire passare mezza giornata davanti ai super market a fare accattonaggio – ha tuonato Romano – , vuol dire che si sta sbagliando da qualche parte. E questi sono dati oggettivi, visti con i miei occhi e segnalati dai cittadini. Mi chiedo come l’amministrazione stia monitorando quello che queste persone fanno o non fanno durante il giorno”.

Ma le frecciate di Romano non finiscono qui, e rincara la dose insinuando il verificarsi strani comportamenti che egli stesso avrebbe ravvisato nei profughi: “Io stesso – ha dichiarato velenoso il consigliere – dalle finestre della scuola in cui lavoro (la Giovanni XXIII di via Biondi, ndr) li ho visti lanciare sguardi “particolari” all’indirizzo delle professoresse che uscivano dall’istituto. È successo qualche giorno fa mentre erano intenti a raccogliere qualche cartaccia dal giardino scolastico. Aggiungo che erano in 5 seguiti da due operai comunali e che ci hanno impiegato circa due ore! Uno spreco di soldi per l’Amministrazione”.

Una scarica di fulmini a ciel sereno, quella scagliata dal consigliere azzurro, che ha lasciato sbigottita la sindaca Rosaria Longoni (nella foto a sinistra), la quale ha prontamente risposto colpo su colpo agli strali di Romano.

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“Mi chiedo come possa il consigliere Romano definire tutto ciò «dati oggettivi»- ha affermato sconfortata la Longoni -. Mi spiace che si insinuino certe cose con questa certezza matematica. I ragazzi che stiamo accogliendo, ormai da luglio del 2016, sono seguiti passo passo da alcuni responsabili dell’Associazione Integra (che provvede alle necessità dei migranti, ndr), che mi tengono aggiornata sulle loro attività. Da qualche mese hanno dato la loro disponibilità al progetto dei lavori socialmente utili e sono già stati coinvolti in alcuni interventi di manutenzione della proprietà pubblica e di pulizia del verde. Tengo a precisare che il Comune di Nova Milanese non sta sborsando un euro né per il progetto di lavori socialmente utili, né per il sostentamento dei rifugiati”.

Insomma una secca smentita da parte della Prima Cittadina novese che due giorni dopo la seduta consiliare, giovedì 9 marzo, ha confermato alla stampa che quella raccontata dal consigliere Romano «non è la verità». “Ho verificato chiamando l’Associazione – ha dichiarato Longoni ai nostri microfoni – che le persone a cui si riferiva Romano non sono i rifugiati di via Piave. Inoltre tengo a far chiarezza su un punto. L’attività di monitoraggio dei migranti e il loro coinvolgimento nel progetto dei lavori utili sono due cose separate. Il comune si occupa di questi ultimi per dare la possibilità a questi ragazzi di restituire allo Stato italiano quanto hanno ricevuto. Per tutto il resto sono seguiti passo passo dall’Associazione Integra”.