Nova Milanese, ennesimo furto al bar Calimero: rubate due slot

Tredicesima irruzione – tra furti e tentati furti – in dieci anni. Un triste primato per il bar, che riflette la situazione dell’intera zona, spesso preda dei ladri.
Tredici irruzioni – tra furti e tentati furti – in dieci anni. È questo il triste primato che può “vantare” A.P., il trentasettenne gestore del bar Calimero di piazza Salvo D’acquisto a Nova Milanese. L’ultimo episodio è proprio di qualche giorno fa, venerdì 24 marzo, quando degli ignoti hanno forzato l’entrata dell’esercizio pubblico derubandolo di due slot machines cariche di denaro. Il colpo è avvenuto attorno alle ore 4.00, quando ancora il buio avvolgeva la città. Per ora sono queste le uniche informazioni in possesso del proprietario del bar, svegliato da una chiamata dei Carabinieri, avvisati a loro volta dai residenti della zona allarmati dalle sirene dell’antifurto.
I ladri avevano un unico obiettivo: le slot, appunto. Per questo, una volta forzata la serratura di ingresso, hanno immediatamente puntato le loro prede, lasciando perfettamente in ordine, o quasi, il resto del locale. Il furto arriva a sole 48 ore da un altro tentativo di irruzione nello stesso bar. È, infatti, lo stesso A.P. a raccontarci che nella notte tra martedì 21 e mercoledì 22 qualcuno aveva provato a divellere l’ingresso dell’esercizio, armato di mazze e picconi da cantiere. Rassegnazione, sconforto e amarezza hanno negli anni preso il posto della rabbia in A.P. E questi stati d’animo si percepiscono immediatamente negli sguardi e nelle parole del gestore, che attraverso i microfoni di MBNews ha “consegnato” il suo personale «curriculum di disavventure». “Ormai ci ho fatto il callo – racconta con rassegnata accettazione A.P. -. Questa zona (rione Grugnotorto, ndr) è costantemente presa di mira. Dieci anni subii il primo furto. In un’occasione, quando sfondarono la vetrina del bar, dormii addirittura nel locale per fargli la guardia. Ed oggi questo.” Poi inevitabilmente spunta il tema della sicurezza e – velatamente – quello della legittima difesa, balzati negli ultimi tempi in cima all’agenda degli argomenti sensibili all’opinione pubblica dopo i recenti fatti di Lodi. “Il danno di oggi è irrisorio e comunque c’è l’assicurazione che paga. Ma io mi chiedo cosa succederà quando prima o poi il semplice furto non basterà più a questi delinquenti. È forte il timore che presto metteranno in pericolo l’incolumità delle persone, dei commercianti, della mia famiglia. Una volta con le spalle al muro cosa puoi fare? Torniamo al discorso del ristoratore di Lodi?”