Senza il lavoro delle donne in Italia si perdono 2 miliardi al dì

7 marzo 2017 | 00:16
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Senza il lavoro delle donne in Italia si perdono 2 miliardi al dì

Se tutte le donne in Italia incrociassero le braccia andrebbero in fumo 2 miliardi di euro in un giorno. Ecco la stima della Camera di commercio di Monza e Brianza.

Se tutte le donne in Italia incrociassero le braccia andrebbero in fumo 2 miliardi di euro. Questa la stima della Camera di commercio di Monza e Brianza sul lavoro prodotto dalle donne lavoratrici in Italia, complessivamente 9,5 milioni, tra dipendenti e imprenditrici.

E questo senza considerare il lavoro domestico, per cui le “quote rosa” contribuiscono di più rispetto agli uomini. Nelle coppie dove entrambi i partner lavorano, infatti, la quota del lavoro familiare – che include i lavori di casa, la cura dei bambini, l’assistenza e la spesa – che grava sulle donne corrisponde al 69,1% con punte che toccano il 94,9% per lavare e stirare, la faccenda domestica che gli uomini evitano di più. La spesa è invece la voce più “bilanciata”, l’indice del 56,6% indica che esiste una quasi condivisione tra uomini e donne quando si tratta di riempire il carrello. In Piemonte maggior condivisione delle faccende di casa, in Puglia il carico grava di più sulle donne. Emerge da stima e elaborazioni della Camera di commercio di Monza e Brianza su dati Istat e Registro imprese.

L’occupazione femminile Sono oltre 9,5 milioni le donne occupate in Italia e rappresentano il 41,7% sul totale, al terzo trimestre 2016. Poche le donne dirigenti: poco più di 1 carica dirigenziale su 4 appartiene ad una donna. Percentuale più alta di donne occupate in Trentino Alto Adige e Valle d’Aosta, dove rappresentano rispettivamente il 45,1% e il 45,5% degli occupati. In Lombardia la quota si attesta al 42,6%, era il 43,2% nel 2015, con 1,8 milioni di donne al lavoro. Sopra la media regionale, Milano (45,1%), Monza e Brianza (43,3%), Pavia (43,9%) e Varese (43,4%). Emerge da stima e elaborazioni della Camera di commercio di Monza e Brianza su dati Istat e Registro imprese.

Impara dai grandi! All’inizio di un percorso imprenditoriale è essenziale potersi confrontare con chi ce l’ha fatta, per ricevere consigli, mettere in comune esperienze e imparare dalle best practices di successo. Per sostenere le donne che fanno impresa, anche in settori tradizionalmente guidati da uomini, e diffondere nuove strategie imprenditoriali vincenti, il Coordinamento Lombardo dei Comitati Imprenditoria Femminile, con capofila il Comitato della Camera di commercio di Monza e Brianza, intende offrire a due aspiranti e/o neo imprenditrici di ogni territorio lombardo la possibilità di conoscere e “apprendere sul campo” i segreti del fare impresa attraverso un percorso di visite aziendali e di incontri con i protagonisti del mondo dell’impresa lombardo.  Le candidature pervenute sono ora al vaglio dei Comitati che selezioneranno ognuno due aspiranti/neo imprenditrici che avranno la possibilità nel corso del 2017 di partecipare al programma di mentoring “Impara dai Grandi” che farà tappa in tutti i territori lombardi.

“Nel mondo del lavoro la parità si sta faticosamente raggiungendo, anche se i dati ci dicono che ancora per le posizioni dirigenziali e di vertice, così come nell’impresa, la dimensione femminile non è oggi adeguatamente rappresentata e solo talvolta valorizzata. Sono un patrimonio unico di competenze e di produttività che va assolutamente promosso e incoraggiato, nonché spinto a misurarsi  attraverso il fare impresa anche in quei settori che tradizionalmente sono associati agli uomini. Le donne hanno il diritto di esprimersi con il lavoro, senza dover rinunciare al proprio ruolo nella vita familiare, attraverso nuovi strumenti di conciliazione che non rendano questo doppio ruolo un peso ma anzi un’opportunità e una forma di realizzazione” – ha dichiarato Mina Pirovano Presidente del Coordinamento Regionale dei Comitati per l’Imprenditoria femminile Lombardi e del Comitato della Camera di commercio di Monza e Brianza.