Trasporti: 620 mln dalla Regione, ma le linee z225 e z227 sono a rischio

Nonostante i tagli, la Giunta Maroni conferma il monte risorse del 2016 per il TPL. Ma i fondi per le linee brianzole continuano a mancare.
Dopo i tagli per 70 milioni di euro al fondo nazionale per il trasporto pubblico locale, imposti alle regioni dal Governo centrale, i pendolari lombardi possono tirare un sospiro di sollievo. Ma con riserva per i brianzoli.
Buone nuove giungono infatti da Palazzo Lombardia che nella seduta di Giunta andata in scena lunedì 6 marzo, ha stanziato oltre 620 milioni di euro per i servizi autofilometrotranviari lombardi, confermando, nonostante le sforbiciate, l’ammontare delle risorse dell’anno passato.
Tutto ciò però non scongiura la soppressione delle linee brianzole z225 e z227, ancora alla ricerca di un pieno finanziamento che permetterebbe all’Agenzia di Bacino la loro completa gestione. Ma andiamo con ordine.
Come visto, la Giunta Maroni – nonostante i tagli che avrebbero pesato per circa 12 milioni per le casse lombarde – non ha ritoccato al ribasso le risorse rispetto al 2016. Oltre a questo, Palazzo Lombardia ha approvato l’introduzione nel settore trasporti della metodologia dei “fabbisogni e dei costi standard”, che garantirà migliori condizioni di efficienza del servizio.
Sostanzialmente questo nuovo metodo consentirà la rideterminazione del fabbisogno ideale di trasporti in Lombardia e, di conseguenza, l’attribuzione delle relative e necessarie risorse ai diversi territori regionali, assicurando così a tutti i cittadini le prestazioni essenziali. Il provvedimento sarà applicato gradualmente a partire dal 2017. Le risorse, pari a 621.246.307 euro per i servizi dell’anno 2017, saranno infatti ripartite per l’85 per cento sulla base dei criteri 2016 e per il rimanente 15 secondo il metodo dei fabbisogni di mobilità e dei costi standard.
A completare il quadro v’è lo stanziamento di 1.950.000 euro per le attività di programmazione e realizzazione delle gare di TPL per il biennio 2017-2018. Tradotto: risorse per quasi due milioni di euro alle Agenzie di Bacino, che avranno così il tempo e i denari per la riorganizzazione della gestione del servizio.
Come spiega però Umberto Regalia, presidente dell’Agenzia di Bacino del TPL delle province di Milano, Monza, Lodi e Pavia, quanto approvato con la delibera «non risolverebbe in nessun modo il rischio di soppressione e di razionalizzazione massiccia del trasporto brianzolo». I quasi 2 milioni di euro destinati alle Agenzie non serviranno a coprire il buco di 1.8 milioni che affligge le linee z225 e z227. Queste risorse, infatti, saranno utilizzate per lo svolgimento di attività tecnico amministrative durante il biennio 2017-2018, ossia per la progettazione dei futuri piani di bacino (orari, tratte, ecc, ndr).
Lo stato dell’arte sulla vicenda, che si protrae da ormai 3 mesi, rimane dunque invariato: soppressione prorogata al 31 marzo con la concreta possibilità di ulteriori prolungamenti fino a luglio, in attesa della manovra di assestamento di bilancio regionale. Insomma i soldi mancano ancora all’appello.
Critico il presidente Regalia anche sulle nuove modalità di ripartizione dei fondi per il TPL. Come visto, per l’85 percento le risorse saranno allocate secondo i vecchi criteri, mentre solo il 15 percento di esse seguirà il modello “fabbisogni-costi standard”. Quest’ultimo, in teoria, permetterebbe il superamento dell’ormai vetusta e sperequata distribuzione dei fondi per il tpl lombardo, che vede i brianzoli agli ultimi posti con 19,53 euro pro capite. In pratica, però, secondo Regalia «l’adeguamento dei costi ai fabbisogni sarebbe applicato solo ai pochissimi enti che hanno investito nei trasporti (per esempio la città di Brescia)». Per gli altri rimarrebbe a disposizione l’85 percento dei 620 milioni, da distribuire però con gli stessi criteri del 2016. Ergo minori risorse.
In sostanza, niente di nuovo sul fronte brianzolo.