Trasporto studenti disabili, la competenza passa ai Comuni. Monza è pronta?

30 marzo 2017 | 09:38
Share0
Trasporto studenti disabili, la competenza passa ai Comuni. Monza è pronta?

Dall’anno scolastico 2017/18 i Comuni avranno la responsabilità del servizio di trasporto e assistenza degli studenti disabili. Monza si prepara tra dubbi e speranze.

Gli studenti disabili, dai compagni di classe e, più in generale, dalla società, sono definiti e considerati soggetti deboli. Ma il rischio è che dal prossimo anno scolastico possano diventarlo ancora di più. La Regione Lombardia, infatti, ha stabilito di affidare ai Comuni il trasporto e l’assistenza degli studenti con disabilità fisiche e sensoriali. Ai municipi dovrebbero essere girate le risorse previste dalla legge di stabilità 2016. Che, per l’anno da poco concluso, ammontavano a 70 milioni di euro complessivi. Soldi che, ammesso siano ancora confermati, sembrano essere insufficienti per soddisfare le esigenze di un servizio così complesso.

Lo dimostrano i molti problemi che, anche quest’anno, hanno avuto i ragazzi disabili nella nostra Regione a raggiungere la propria scuola o ad avere adeguata assistenza nelle ore di lezione. E il prossimo futuro è tutt’altro che roseo. Nel 2017 il fondo nazionale per il sociale, secondo le previsioni, sarà ridotto di 90 milioni di euro. Insomma una patata bollente, il trasporto e l’assistenza degli studenti con disabilità, ora buttata nelle mani dei Comuni. Che, dall’anno scolastico 2017/18, dovranno garantire i servizi per gli alunni delle elementari e delle medie, ma anche per quelli dei licei e delle superiori. Questi ultimi, precedentemente affidati alle amministrazioni provinciali, solo da quest’anno erano in capo alle Regioni. Ora Palazzo Lombardia ha fatto scelte diverse per ragioni, si legge nella legge di semplificazione approvata dalla Giunta, “di adeguatezza, economicità e buon andamento dell’azione amministrativa”.

studenti-libro-mb

Come si rifletterà tutto questo sul territorio di Monza? Partiamo dai numeri dell’anno scolastico 2016/2017. “Il Comune, insieme ai Servizi sociali, ha avuto in gestione 32 studenti con disabilità tra elementari e medie – spiega Rosario Montalbano, Assessore comunale all’istruzione, personale e servizi al cittadino – l’importo annuo a carico dell’amministrazione è stato di 197mila euro”. Cifre non di poco conto. Che, nel prossimo futuro, dovrebbero decisamente aumentare. Di quanto è ancora presto per dirlo con esattezza. Anche perché la legge regionale di semplificazione approderà in Consiglio soltanto a maggio. Nell’attesa della sua eventuale approvazione, magari con qualche modifica, Piazza Trento e Trieste dorme ancora sonni relativamente tranquilli. Con qualche incubo al pensiero di quello che potrà essere dal prossimo anno scolastico. “Sono stato sempre per la semplificazione, quindi meglio, in linea di massima, un solo interlocutore- afferma  l’Assessore comunale all’istruzione, personale e servizi al cittadino – in questo senso il provvedimento regionale è positivo. Certo è necessario capire – continua – con quali risorse economiche ci sarà affidato il servizio di trasporto ed assistenza degli studenti con disabilità”. D’altro canto anche a Monza le difficoltà in questo campo non sono mancate, neanche quest’anno. “La responsabilità di questo compito è stata condivisa con la Provincia di Monza e Brianza – spiega Montalbano – ma l’ente di via Grigna, come si sa, ha un bilancio ridotto all’osso e questo ha Montalbano-Rosario-mbinizialmente creato qualche problema di gestione, poi brillantemente superato”.

Il tema dei trasporti scolastici è, comunque, uno dei più caldi da diverso tempo a questa parte. E non soltanto in riferimento agli studenti con disabilità. Basti pensare che un anno fa, proprio a marzo, si era parlato di tagli e perfino di eliminazione degli scuolabus. In particolare per i cosiddetti studenti fuori bacino. Le voci erano state poi smentite da una nota ufficiale dell’assessore Montalbano. “La legge regionale prevede che vengano rispettati due criteri: la distanza di oltre 1300 metri dalla scuola e la questione sicurezza del tragitto casa-scuola – veniva specificato – le maglie, rispetto a qualche anno fa, quando la distanza prevista era di 2000 metri, si sono ristrette. Ma il servizio resta attivo per gli aventi diritto e, fino a completamento dei posti disponibili, anche per gli studenti fuori bacino, che potranno richiedere l’adesione fino al prossimo 31 marzo”. La stessa scadenza vale anche quest’anno per l’anno scolastico 2017/18 (clicca qui). Quindi ancora poche ore a disposizione di tutti i genitori interessati. Poi qualcuno, forse, resterà a piedi.