Varedo, sotto gli occhi della Locale tentano vendita abusiva

Mostravano cataloghi ai bambini della Kennedy e della Moro. I due abusivi erano già noti all’Autorità giudiziaria per vendita di merce contraffatta.
Libri da colorare, fumetti, figurine e giocattoli. Tutto materiale di dubbia provenienza e pronto per essere venduto abusivamente ai bambini delle scuole elementari di Varedo da parte di due venditori provenienti dalla provincia di Foggia.
Questo quanto scoperto dalla Polizia Locale martedì 14 marzo. L’attività di vendita non autorizzata è stata rilevata durante il servizio di monitoraggio dell’attraversamento pedonale di fronte ai plessi scolastici “Aldo Moro” e “J.F. Kennedy”.
I due abusivi avvicinavano genitori e bambini mostrando cataloghi e proponendo la vendita di numerosi prodotti. Insospettiti da questi movimenti, gli agenti hanno immediatamente proceduto all’identificazione dei due uomini e alla richiesta della documentazione necessaria all’attività di volantinaggio e vendita itinerante su aree pubbliche. Sprovvisti di tutto, i due venditori sono stati subito allontanati dagli uomini del comando di via San Giuseppe.
Sprezzanti delle intimazioni dei ghisa a non farsi più vedere a Varedo, i due venditori hanno fatto ritorno il giorno dopo, mercoledì 15 marzo, proprio davanti alle stesse due scuole. Questa volta, però, a bordo di un furgone carico di mercanzia e con in mano una licenza per la vendita, molto sospetta, che i due avrebbero ottenuto dal comune di Lucera.
Ad aspettarli, ancora una volta, gli agenti municipali, i quali hanno repentinamente e preventivamente bloccato ogni attività di vendita, rigettando la documentazione presentata dai venditori e allontanandoli da territorio una volta per tutte.
Scelta quanto mai azzeccata, perché a seguito di successivi approfondimenti sul conto dei due abusivi, il comando varedese è venuto a conoscenza della notorietà della coppia presso l’autorità giudiziaria per vendita illecita di materiale contraffatto. A causa delle loro attività, due anni fa i due sono addirittura balzati agli “onori” della cronaca locale di Lanciano, in Provincia di Chieti, dove con le stesse modalità cercavano di vendere i loro prodotti ai bambini delle scuole.
Insomma un vizietto che proprio non riescono a perdere.