Arrestato maresciallo dei carabinieri a Cassano D’Adda per droga

A seguito di alcune segnalazioni, i colleghi del Nucleo Investigativo hanno iniziato ad indagare su di lui.
È stata un’indagine lampo, a quanto si è appreso, quella svolta dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Monza su un collega, comandante del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Cassano D’Adda, arrestato in esecuzione di ordinanza cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Milano, con l’accusa di spaccio di stupefacenti.
Raimondo Manelli, 57 anni, aveva comandato in passato la Stazione Carabinieri di Stezzano, in provincia di Bergamo.
A seguito di alcune segnalazioni, i colleghi del Nucleo Investigativo hanno iniziato ad indagare su di lui. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, Manelli avrebbe sottratto e rivenduto alcuni quantitativi di droga sequestrata. Non vi sono altri militari coinvolti nelle indagini. Il Militare è stato portato nel carcere di San Vittore.
Avrebbe ceduto stupefacente sequestrato ad un gruppo di spacciatori, ai quali avrebbe fornito anche “dritte” sui militari di pattuglia a cui prestare più attenzione. In seguito avrebbe firmato i verbali utilizzati per notificare la distruzione della droga sequestrata e invece restituita agli spacciatori. È questo il risvolto particolare emerso dalle indagini del Nucleo Investigativo di Monza sul comandante dell’Aliquota Radiomobile di Cassano D’Adda Raimondo Manelli, svolte in collaborazione con i militari della stessa Compagnia di Cassano. Il cinquantasettenne maresciallo, nell’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa a suo carico a firma del Gip Natalia Imarisio del Tribunale di Milano, è accusato di detenzione di stupefacenti, corruzione e falso ideologico.