Bovisio, automobilisti infuriati: “Nel sottopasso impossibile andare a 20 all’ora”

5 aprile 2017 | 00:40
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Bovisio, automobilisti infuriati: “Nel sottopasso impossibile andare a 20 all’ora”

Polemiche e accuse su Facebook da parte dei bovisiani all’indirizzo del comune. Il sindaco Soldà scaccia le accuse: “Non facciamo cassa, vogliamo assicurare la sicurezza”

Continua a far discutere il limite di 20 chilometri orari imposto agli automobilisti di Bovisio in transito nel sottopasso della linea ferroviaria Milano-Asso. Troppo basso per essere rispettato, questa l’opinione dei bovisiani che sui social network si sono scatenati accusando l’Amministrazione comunale di voler far cassa infliggendo multe indiscriminate.

Ad accendere la miccia della polemica cibernetica e non, è stato l’avviso dell’Ente inviato alla cittadinanza, in cui venivano annunciati gli appostamenti della polizia locale proprio in corrispondenza del tunnel, inaugurato nel novembre del 2015 e già scenario di incidenti. Controlli, quelli effettuati dagli uomini in divisa, che hanno visto l’impiego del dispositivo “scout speed”, volgarmente e impropriamente detto “autovelox”.

“È una truffa”, “Neanche a piedi potrei restare entro i 20 all’ora”, questi e tanti altri i commenti negativi rivolti all’indirizzo dell’Amministrazione e del sindaco Giuliano Soldà che, incalzato anche dagli strali del consigliere del Movimento 5 Stelle Stefano Pedata e addirittura da un commento del capogruppo PD Mariano Delle Cave , si è visto costretto a inviare una nota che facesse il punto della situazione sulle criticità e sui controlli svolti nel tratto di strada della discordia.

“La pericolosità del tratto è indubbia – ha spiegato Soldà -. Ci arrivano continue segnalazioni di cittadini che spesso vedono viaggiare le auto a velocità ben superiore rispetto ai limiti. Per questo abbiamo predisposto i controlli non per fare cassa, come dice qualcuno, ma per sperimentare, studiare e comunicare i comportamenti anomali alla guida e per generarne di responsabili e sicuri-”

Il primo cittadino poi specifica le attività intraprese dalla polizia locale: “Nessuna attività sanzionatoria era in essere prima e nessuna altra attività è stata posta in essere dopo la sperimentazione del 21 e 22 marzo. Ora si cercherà di capire il che fare e il come fare per assicurare sicurezza e tranquillità a tutti. Si è effettuato un solo controllo sperimentale in fasce orarie diverse ricadenti in 24 ore, per un totale di circa 3 ore. Ovvero 35 minuti il 21 marzo, un’ora e mezza al mattino del 22 marzo, un’ora circa al mezzogiorno del 22 marzo”.

Nonostante le criticità e i problemi di sicurezza oggettivi del sottopasso, teatro di due incidenti gravi di cui uno ha provocato lesioni al malcapitato (ancora in riabilitazione), Soldà tiene a specificare che dei 1520 veicoli sottoposti a controlli, solo 54 sono stati multati per aver superato il limite di velocità, in media, di 15/20 chilometri orari. Inoltre il sindaco specifica che nessuna sanzione è stata inflitta nei 17 mesi di attività del tunnel e che i controlli dei vigili non avranno seguito.

Infine il borgomastro risponde alle numerosissime richieste dei cittadini che invocano a gran voce un aumento del limite minimo di percorrenza del tratto. “Il progetto tecnico del sottopasso, firmato nel dicembre 2010 tra il Comune, Fnm e Regione Lombardia, prevede una velocità di 25 chilometri orari. Modificare la velocità innalzandola significa esporre il Comune al rischio di dover pagare i danni assicurativi a fronte di incidenti. La segnaletica stradale indica il limite di velocità a 20 chilometri orari perché il codice della strada non ammette l’utilizzo di valori di velocità espressi con numeri diversi dalle decine. La velocità indicata dai cartelli va attestata alla decina inferiore o superiore, in questo caso 20 chilometri all’ora anche se la sicurezza viabilistica è assicurata con i 25 chilometri orari”.